di Annarita D’Agostino

Il club dei paesi più ricchi, guidato dagli Stati Uniti, impedisce all’Onu di adottare politiche volte a garantire agli stati più poveri di ottenere farmaci essenziali a prezzi accessibili. E in un contesto in cui 1 persona su 3 nel mondo non ha accesso ai medicinali essenziali – rapporto che sale fino a 1 persona su 2 in Asia e Africa -, questo significa condannare a morte quasi metà della popolazione mondiale.
La terribile denuncia arriva da Oxfam, un movimento globale di ong impegnate nella lotta contro la povertà, nel report ‘Accesso ai farmaci: una sfida globale contro la disuguaglianza’, diffuso in occasione della 72esima Assemblea delle Nazioni Unite.
Gli interessi dell’industria farmaceutica dominano l’azione di alcune grandi potenze, che ignorano le lcondizioni drammatiche in cui versano ampie fasce della popolazione mondiale e violano le raccomandazioni dell’ High Level Panel, approvate dall’Assemblea Generale dell’Onu un anno fa con l’obiettivo di abbassare il prezzo delle medicine. In particolare, secondo il documento di Oxfam, non sono state introdotte norme per abbattere le barriere imposte dalle politiche protezioniste che regolano la proprietà dei brevetti dei farmaci, alle quali si erano opposti l’industria farmaceutica, la Commissione europea e paesi G7 come USA, Germania, Gran Bretagna e Giappone.
“Questi e altri Paesi stanno bloccando un’azione fondamentale, che garantirebbe a milioni di persone l’accesso a farmaci salvavita” ha dichiarato Winnie Byanyima, direttrice generale di Oxfam International e membro dell’High Level Panel dell’ONU per l’accesso ai farmaci, sottolineando come questi Paesi “dovrebbero, invece, dare priorità alla salute delle persone piuttosto che ai margini di profitto dell’industria farmaceutica”.
Dobbiamo invece essere orgogliosi del nostro paese, che si distingue perché in controtendenza positiva. Un solo esempio basta a capire come quello che ha fatto la piccola Italia è certamente alla portata dei grandi colossi mondiali: nel 2015 i farmaci di nuova generazione contro l’epatite C (Sofosbuvir) costavano al servizio sanitario pubblico circa 40.000 euro per un ciclo di tre settimane; allora il Governo e l’Aifa, l’Agenzia italiana del farmaco, sono riusciti ad abbassare sostanzialmente il prezzo delle cure autorizzando l’utilizzo di farmaci generici prodotti in India per tutti i malati di epatite C, che rappresentano circa il 3% della popolazione complessiva.
Oxfam ha lanciato un appello urgente al Segretario generale delle Nazioni Unite Antonio Guterres, ai leader mondiali e, in particolare, all’Italia: “Chiediamo al nostro paese, che ha recentemente portato avanti in modo coraggioso iniziative volte a porre al centro dei negoziati sul prezzo dei farmaci i bisogni dei propri cittadini malati, di sostenere questo approccio anche in occasione del G7 dei Ministri della Salute che ospiterà a novembre, stimolando l’adozione di strategie innovative capaci di rendere i farmaci accessibili a tutti anche nei paesi poveri” ha detto il direttore generale di Oxfam Italia, Roberto Barbieri.

Ecco i dati del report Oxfam che confermano la scandalosa condotta delle lobby e dei paesi più ricchi:

• Nel Mondo 1 persona su 3 non ha accesso a medicinali essenziali
o In Asia e Africa il rapporto sale fino a 1 persona su 2
Ogni anno 100 milioni di persone cadono in povertà a causa delle spese sanitarie, gran parte delle quali relative all’acquisto di medicinali.
o In Asia i medicinali rappresentano fino all’80% dei costi della sanità a carico dei pazienti.
Nel Mondo 2 milioni di persone muoiono perché escluse dall’accesso ai vaccini per malattie comuni come difterite, morbillo, pertosse, con il risultato che ancora oggi ne muoiono ogni anno.
o Gran parte dei 180 milioni di malati di Epatite C non possono usufruire di cure efficaci, perché né loro né i rispettivi governi possono pagare una parcella di 1.000 dollari al giorno per le medicine.
o Dei 35,7 milioni di persone affette da HIV nel mondo, 25,5 milioni sono in Africa, esclusi dall’accesso ai farmaci più recenti che, a causa dei monopoli dei brevetti imposti dalle industrie farmaceutiche, costano oggi 18 volte di più della generazione precedente
o In Sud Africa ogni anno muoiono 3.000 donne all’anno a causa del cancro al seno perchè un ciclo di 12 mesi di Herceptin, trattamento anticancro prodotto da Roche, costa 38.000 dollari, vale a dire 5 volte il reddito medio di una famiglia.
o Negli Stati Uniti il prezzo dell’insulina per la cura del diabete, che nel paese colpisce 1 persona su 10, è aumentato di oltre il 7% nell’ultimo anno e un solo mese di trattamento costa fino a 900 dollari.
o In Europa negli ultimi 15 anni il costo medio dei farmaci anticancro è più che quadruplicato.