di Annarita D’Agostino

“Il sistema italiano è ad un punto di svolta” ma “il cammino resta lungo”: è questo lo ‘stato dell’arte’ del comparto bancario nazionale secondo il ministro dell’Economia, Pier Carlo Padoan, che oggi è intervenuto all’ Italian Banking Conference organizzata dall’università di Confindustria, la Luiss Guido Carli di Roma. Il nostro Paese è “sulla buona strada” grazie a “soluzioni specifiche” per circostanze specifiche, che hanno evitato “importanti distruzioni di valore” e tutelato “i livelli occupazionali”. Tuttavia, per il ministro le crisi bancarie europee “hanno messo in luce le criticità da affrontare nelle norme europee”, e servono “decisi passi in avanti” sul completamento dell’Unione bancaria, assicurando cge “il processo di transizione sia definito in modo ordinato per evitare shock”.
Le posizioni del governo italiano trovano una sponda nella Bce: “La strada che le banche europee, ed italiane in particolare, stanno percorrendo è quella giusta. Le banche italiane hanno fatto un percorso notevole” ha dichiarato Ignazio Gentiloni, membro del consiglio di vigilanza dell’Istituto di Francoforte. Ma, nonostante “un miglioramento netto”, resta “ancora molta strada da fare” e “non bisogna sedersi sugli allori”.
A fare gli onori di casa, la presidente della Luiss, Emma Marcegaglia, che ha elogiato il modo con cui il governo italiano ha affrontato i problemi del mondo bancario, definendolo “intelligente e positivo”, ma invitando ad evitare una regolamentazione eccessiva, per far sì che le banche possano continuare ad erogare credito.