Palazzo ChigiIl presidente del Consiglio, Paolo Gentiloni, ha firmato il Dpcm sull’Ape volontaria ovvero sull’Anticipo pensionistico volontario. Secondo quanto stabilito dal decreto, decorre dal primo maggio 2017 il diritto ad accedere all’Ape che sarà retroattiva.
In base ad una parte del testo del dpcm firmato questa mattina dal premier Paolo Gentiloni, che l’Ansa ha diffuso, “coloro che hanno maturato i requisiti in una data compresa tra il primo maggio 2017 e la data di entrata in vigore del presente decreto possono richiedere, entro 6 mesi dall’entrata in vigore del presente decreto, la corresponsione di tutti i ratei arretrati maturati a decorrere dalla suddetta data di maturazione dei requisiti”.
Al momento della richiesta bisognerà avere almeno 63 anni di età, 3 anni e sette mesi di distanza massima dalla pensione di vecchiaia, 20 anni di contributi.
Si tratta in sostanza di un prestito bancario, quindi di natura onerosa, ma su base volontaria, che dovrà essere restituito per intero con costi per interessi e garanzie assicurative. Si tratta di uno strumento con cui il governo ritiene di aver dato una risposta alle richieste, anche da parte dell’Ugl, di rendere più flessibile l’attuale sistema che, a dirla tutta, necessiterebbe non di un semplice ritocco o di una misura accessoria, tale va considerata Ape, ma di una radicale innovazione.
Per diventare realmente operativa Ape deve ottenere la registrazione della Corte dei Conti, la pubblicazione, la circolare Inps nonché le convenzioni con il sistema bancario ed assicurativo.