di Claudia Tarantino

E’ passato un anno esatto dal 24 agosto 2016, quando alle 3.36 la prima scossa di magnitudo 6.0 nella zona tra Lazio, Marche e Umbria ha fatto tremare la terra per 142 interminabili secondi, devastando i paesi di Accumoli, Amatrice, Arquata del Tronto e la frazione di Pescara del Tronto. Dopo meno di un’ora, alle 4.33, un’altra scossa di magnitudo 5.3 ha fatto tremare Norcia. 299 le vittime.
Già dalla serata di ieri in tutti i paesi interessati dal sisma si sono tenute fiaccolate, veglie di preghiera e diverse celebrazioni per ricordare parenti, amici, compaesani che hanno perso la vita sotto le macerie. Macerie che purtroppo non sono state ancora rimosse e sono il segnale più evidente dei ritardi della ricostruzione e delle lacune del progetto Casa Italia, che avrebbe dovuto garantire la messa in sicurezza dell’intero Paese.
Ad Amatrice, la veglia in ricordo delle vittime del terremoto è iniziata con la lettura dei nomi e delle biografie di chi quella notte non ce l’ha fatta, a cui è seguita poi una fiaccolata che ha lambito la ‘zona rossa’ della cittadina per arrivare al parco Minozzi dove, dopo 249 rintocchi della campana, è stato scoperto dal sindaco un monumento commemorativo che raffigura l’antica moneta ‘Fidelis Amatrix’.
Per oggi il sindaco Pirozzi ha proclamato il lutto cittadino istituendo anche per gli anni a venire la ‘Giornata del silenzio in ricordo delle vittime del terremoto’: bandiere a mezz’asta e listate a lutto, negozi e locali pubblici chiusi dalle 10.45 alle 12.15 e attività del Comune sospese fino alle 13.
Assisteranno alla celebrazione eucaristica officiata dal vescovo di Rieti, monsignor Domenico Pompili, anche il presidente del Consiglio Paolo Gentiloni e il presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti.
Anche a Pescara del Tronto si è tenuta già ieri sera una veglia di preghiera, con la straziante lettura dei nomi delle vittime accompagnata dai rintocchi della campana, a cui è seguito un corteo silenzioso, per ricordare le 48 vittime del territorio di Arquata. “Per desiderio delle famiglie – ha spiegato il vescovo mons. Giovanni D’Ercole – questa è la notte del silenzio, dell’intimità, della memoria e della preghiera. E’ una notte per riflettere: domani sarà il giorno per progettare il futuro di questo territorio facendo tesoro degli errori del passato. Sosteniamo familiari e superstiti e ringraziamo tutti coloro che si sono adoperati in questo anno”.
Ad Arquata del Tronto, invece, ci sarà oggi alle 16.30 una messa a cui parteciperanno anche la presidente della Camera, Laura Boldrini e il ministro dell’Interno Marco Minniti.
Anche ad Accumoli, l’epicentro del sisma, è prevista per le 16 una funzione eucaristica in ricordo delle vittime.
Il senso di questa giornata è ben sintetizzato dal messaggio del vescovo di Ascoli Piceno, mons. Giovanni D’Ercole, alla Diocesi: “L’anniversario del terremoto vuole essere anche sforzo di speranza, puntando a una visione del futuro positiva anche se le difficoltà, gli ostacoli e gli intralci della burocrazia spietata tentano di spingere lo spirito a un realismo fatale che rasenta il fatalismo della disperazione”.