di Annarita D’Agostino

“Ne le traitez plus de libéral”, “Non trattatelo più da liberale”: così il quotidiano francese Le Monde introduce la notizia che il neo presidente francese, Emmanuel Macron, è pronto a nazionalizzare i cantieri Stx di Saint-Nazaire per evitare l’acquisizione da parte del “problematico” gruppo Fincantieri.
L’operazione, che dovrebbe essere ufficializzata dal ministro dell’Economia, Bruno Le Maire, e attuata entro venerdì, sarebbe dunque un tentativo di evitare la vendita dei cantieri navali francesi al gruppo italiano da parte dell’attuale proprietà sud-coreana. Dunque, l’indiscrezione di Le Monde non contraddice quanto dichiarato qualche ora prima ai microfoni di Bfmtv dal portavoce del governo, Christophe Castaner: l’obiettivo del governo “non è di nazionalizzare Stx” ha detto, ma una “forma di negoziazione” con l’Italia per “riaffermare gli interessi della Francia”. Certo, se questa negoziazione consiste nel cambiare le carte in tavola per escludere dai giochi Fincantieri, numero uno della cantieristica in Europa, viene da chiedersi che fine abbiano fatto lo spirito comunitario e i principi del mercato unico senza frontiere, idee che però hanno consentito ai francesi di ‘fare shopping’ nel nostro Paese, come ad esempio con le operazioni Lactalis-Parmalat, Bnl-Bnp, Vivendi-Telecom e Vivendi-Mediaset.
Intanto, è il tira e molla dello Stato francese ad essere “problematico” per Fincantieri: dopo aver perso ieri oltre l’8% in Borsa, il titolo ha azzerato il rialzo di questa mattina ed ha girato in negativo in seguito alla pubblicazione delle indiscrezioni da parte di Le Monde.