Nella stessa giornata in cui è stata celebrata l’assemblea annuale dell’Abi, caratterizzata dall’indignazione del presidente Patuelli sulle crisi bancarie e dalle rassicurazioni del presidente di Bankitalia Ignazio Visco sul pericolo quasi scampato per il sistema, la Camera ha confermato oggi la fiducia al governo sul decreto per la liquidazione delle banche venete con 318 sì, 178 contrari e 1 astenuto. Ma i tempi per arrivare al voto finale si allungano per l’esame degli ordini del giorno presentati dal M5S a scopo ostruzionistico che comporta la loro illustrazione in Aula. Il voto finale potrebbe quindi arrivare domani nel tardo pomeriggio. Il decreto stanzia complessivamente 5,2 miliardi di euro dei 20 miliardi di euro autorizzati dal Parlamento a fine 2016 in deficit per affrontare le crisi bancarie. 1,285 miliardi sono destinati alla gestione di 4.000 esuberi e alla chiusura di 600 sportelli.
Da segnalare infine le parole di Visco, espresse ancora nel corso dell’Assemblea dell’Abi, con le quali ha certamente voluto rassicurare i mercati ma non i lavoratori, dopo aver sottolineato che il taglio dei posti di lavoro dovrà andare avanti e dovrà anche essere accompagnato da una taglio delle remunerazioni a tutti i livelli.
Il problema è indubbiamente ancora scottante e forse ancora lontano dall’essere risolto, come si può evincere dalle reazioni piuttosto contenute di tutti gli attori coinvolti nel sistema, parlamentari esclusi ovviamente.