di A.D.

A una settimana dall’avvio dei saldi estivi, è già ‘scontro’ fra imprese e consumatori sull’andamento delle vendite. Confcommercio e Federmoda si espongono parlando di “segnale incoraggiante” perché dopo 7 giorni il commercio al dettaglio segna un +2,8% e più della metà delle imprese, il 67,7%, dichiara un incremento o una  stabilità delle vendite rispetto allo stesso periodo del 2016. “Sulla scorta delle segnalazioni che ci sono giunte – dichiara il presidente di Federazione Moda Italia-Confcommercio, Renato Borghi – possiamo dire che i saldi estivi sono partiti con il piede giusto e all’insegna di un certo ottimismo”.
Ma i consumatori non concordano: secondo il Codacons non risulta “alcun segnale incoraggiante sui saldi ma anzi la partenza degli sconti di fine stagione è stata  decisamente fiacca nelle principali città italiane”. “Né i centri commerciali né le vie dello shopping hanno registrato i pienoni cui eravamo abituati in passato, e le uniche file si sono formate davanti alle boutique d’alta moda ma erano costituite  per lo più da turisti stranieri”.
Insomma, piede giusto o piede sbagliato, è ancora presto per fare bilanci significativi, mentre l’unico dato certo è che a maggio, secondo l’Istat, il commercio al dettaglio ha registrato cali sia nel valore che nel volume delle vendite.