di Claudia Tarantino

Alle 10 di questa mattina è iniziato il G20 di Amburgo, con il benvenuto ufficiale della cancelliera Angela Merkel ai leader delle potenze mondiali che hanno raggiunto la città tedesca per il summit.
Secondo il programma, la prima riunione all’Atlantic, un albergo circondato da agenti in tenuta antisommossa, è dedicata alla lotta al terrorismo, mentre nel pomeriggio si affronteranno le tematiche riguardanti sviluppo sostenibile, clima ed energia.

Ad Amburgo, però, si respira aria di tensione. E non è solo quella relativa alle decisioni che verranno prese nel corso del vertice o all’atteggiamento che mostrerà il presidente americano Donald Trump nei confronti del leader russo, Vladimir Putin.

Dopo i disordini di ieri tra manifestanti anti-G20 e forze dell’ordine, che hanno causato anche numerosi danni materiali ad auto parcheggiate, negozi e alla sede della procura del quartiere di Altona, nuovi scontri sono scoppiati questa mattina, con i dimostranti che hanno incendiato le auto della polizia tedesca.
Gli agenti sono dovuti intervenire con gli idranti per disperdere un blocco di manifestanti sulle rive del lago Outer Alster, a poca distanza dal luogo che ospita il vertice. Ed è la stessa polizia a comunicare che “è aumentato a 111 il numero dei poliziotti feriti negli scontri con i manifestanti no-global di ieri sera”, alla vigilia del vertice, mentre “ventinove persone sono state arrestate e per quindici di loro è scattata la custodia cautelare”.

A quanto pare, i tafferugli di ieri sarebbero partiti dal rifiuto di molti dimostranti di rimuovere le maschere con cui avevano coperto i volti. Ai lati della strada si sono accumulati fumogeni, spray al pepe, petardi, oggetti di ogni tipo e su Twitter la polizia dice di essersi “difesa dai black block che lanciano sassi, petardi e bottiglie”.

Ed è proprio la presenza dei black block e i gravi problemi all’ordine pubblico che possono provocare a far tremare le autorità tedesche, tanto da aver già schierato 20mila agenti in assetto antisommossa.

Il capo della polizia di Amburgo avverte: “Sono arrivati anarchici scandinavi, svizzeri e italiani”, mentre gli organizzatori della protesta riferiscono della presenza di 12 mila manifestanti.
C’è il serio rischio, insomma, di ‘attacchi di massa’ dei no-global che stanno tentando in tutti i modi di entrare nella ‘zona rossa’ di massima sicurezza della città.

Secondo i media tedeschi, c’è stata anche un’irruzione sui binari della stazione centrale, che però ha provocato solo il ritardo di un treno. Il quotidiano tedesco Bild aggiunge che “personale sanitario sta medicando per strada alcuni dimostranti” e su uno striscione si legge “Benvenuti all’inferno”.