di Annarita D’Agostino

Dopo il via libera del governo, Intesa Sanpaolo entra in possesso di Banca Popolare di Vicenza e Veneto Banca. Lo conferma oggi Bankitalia, che ha nominato i commissari che si occuperanno della liquidazione degli istituti veneti. Per Popolare di Vicenza sono Claudio Ferrario, Giustino Di Cecco e Fabrizio Viola, quest’ultimo affianca Alessandro Leproux e Giuliana Scognamiglio anche per Veneto Banca.
Dall’istituto di via Nazionale arrivano rassicurazioni per i correntisti: “i clienti non subiscono alcuna conseguenza da questo passaggio: gli uffici e gli sportelli delle Banche saranno regolarmente aperti e pienamente funzionanti; tutte le operazioni bancarie potranno essere effettuate senza variazioni, ma sotto la responsabilità di Intesa Sanpaolo”. A tutela dei risparmiatori e dei creditori senior sono inoltre previste “misure di ristoro per titolari di strumenti finanziari subordinati retail”.
Anche Intesa Sp conferma che il suo intervento “permette di evitare i gravi riflessi sociali che sarebbero altrimenti derivati dalla procedura di liquidazione coatta amministrativa delle due banche, salvaguardando l’occupazione delle persone che vi lavorano, i risparmi affidati da circa 2 milioni di famiglie e l’attività di circa 200 mila imprese finanziate e conseguentemente l’occupazione di 3 milioni di persone nelle regioni che registrano la maggiore crescita economica del Paese”. Ma la banca avverte che il contratto siglato “include una clausola risolutiva, che prevede l’inefficacia del contratto e la retrocessione”, in particolare “nel caso in cui il decreto legge non fosse convertito in legge, ovvero fosse convertito con modifiche o integrazioni tali da rendere più onerosa per Intesa Sanpaolo l’operazione, e non fosse pienamente in vigore entro i termini di legge”. E anche se da più parti è stato sottolineato come l’operazione riguardi solo le parti “sane”, le risorse “mobilitate” complessivamente sono ben 17 miliardi, di cui 5,2 saranno esborsati subito dallo Stato.