di Claudia Tarantino

Ormai nel nostro Paese il calo delle nascite, in atto dal 2008, non fa più notizia. Ecco perché, nel bilancio demografico del 2016 stilato dall’Istat, il dato che più richiama l’attenzione è quello relativo alla presenza in Italia di ben 200 nazionalità diverse. “Nella metà dei casi – precisa l’Istituto di Statistica – si tratta di cittadini europei (oltre 2,6 milioni). La cittadinanza maggiormente rappresentata è quella rumena (23,2%) seguita da quella albanese (8,9%)”.

E così, mentre il saldo negativo della popolazione residente (-76.106 unità) va a braccetto con il calo delle nascite (473.438 nati, -12 mila rispetto al 2015), dal censimento Istat emerge che “al 31 dicembre 2016, risiedono in Italia 60.589.445 persone, di cui più di 5 milioni di cittadinanza straniera, pari all’8,3% dei residenti a livello nazionale (10,6% al Centro-nord, 4,0% nel Mezzogiorno)”.

Una novità rispetto alle rilevazioni precedenti è che all’interno della popolazione straniera la componente femminile diminuisce per la prima volta dagli anni Novanta, da quando cioè l’Italia è diventata Paese di immigrazione.

Più nel dettaglio, il saldo complessivo riferito ai residenti è negativo perché è determinato dalla flessione della popolazione di cittadinanza italiana (96.976 residenti in meno) e il calo sarebbe stato ancora più cospicuo se non fosse stato mitigato dall’aumento di 20.870 unità della popolazione straniera e dalla crescita delle acquisizioni di cittadinanza: nel 2016 i nuovi italiani sono infatti più di 200 mila.

In riferimento al calo delle nascite, invece, per il secondo anno consecutivo i nati sono meno di mezzo milione, di cui più di 69 mila stranieri (14,7% del totale), anch’essi in diminuzione.

I decessi sono stati oltre 615 mila, circa 32 mila in meno rispetto al 2015, anno record della mortalità, ma in linea con il trend di crescita degli anni precedenti, dovuto all’invecchiamento della popolazione.

Il decremento della popolazione iscritta in anagrafe è dovuto perciò in larga misura alla dinamica naturale. Il saldo naturale (differenza tra il numero delle nascite e quello dei decessi) nel 2016 ha registrato valori negativi (-142 mila unità), come nei due anni precedenti, ma in misura meno accentuata rispetto al 2015. Ancora una volta, il saldo naturale è positivo per i cittadini stranieri (quasi 63 mila unità), mentre per i residenti italiani il deficit è molto ampio e pari a 204.675 unità.