di Claudia Tarantino

 

L’Istat ha comunicato oggi i dati sulla produzione industriale in Italia, considerata un buon anticipatore dell’andamento del Pil. Ad aprile 2017 l’indice destagionalizzato ha registrato un calo dello 0,4% rispetto al mese precedente e del 6,5% tendenziale in base all’indice grezzo: cresce solo l’energia (+2,2%), mentre i beni strumentali perdono l’1,6%, quelli di consumo lo 0,5% e quelli intermedi lo 0,4%.

Ad aprile di quest’anno, i giorni lavorativi sono stati 18 contro i 20 di aprile 2016 (“a causa delle feste di Pasqua, a cui si aggiunge l’effetto del ‘ponte’ del 25 aprile”), e perciò “i dati grezzi segnano un calo tendenziale del 6,5%”.

L’indice corretto per gli effetti di calendario è, invece, aumentato in termini tendenziali dell’1% in confronto ad aprile dell’anno scorso.

Sempre in termini tendenziali, quindi, gli indici Istat – corretti per gli effetti di calendario – registrano variazioni positive in tutti i comparti: aumentano i beni di consumo (+2,2%), l’energia (+2,1%) e , in misura più lieve, i beni intermedi (+0,7%) e i beni strumentali (+0,6%). Per quanto riguarda i settori di attività economica, ad aprile 2017 i comparti che registrano la maggiore crescita tendenziale sono quelli dell’attività estrattiva (+11,8%), delle industrie tessili, abbigliamento, pelli e accessori (+7%) e della fornitura di energia elettrica, gas, vapore ed aria (+2,4%). Le diminuzioni maggiori si registrano nei settori della fabbricazione di computer, prodotti di elettronica e ottica, apparecchi elettromedicali, apparecchi di misurazione e orologi (-5,9%), della fabbricazione di apparecchiature elettriche e apparecchiature per uso domestico non elettriche (-5,7%) e della fabbricazione di coke e prodotti petroliferi raffinati (-5,3%).

In frenata anche la produzione italiana di autoveicoli, che ad aprile cala dell’1,6% su base annua nei dati Istat corretti per gli effetti di calendario. Nei primi quattro mesi dell’anno risulta, invece, in aumento del 6%.