di Annarita D’Agostino

Lavoro e integrazione: queste le parole d’ordine dei messaggi che Papa Francesco ha indirizzato all’Italia e alla comunità internazionale nel weekend appena trascorso. Sabato, in visita a Genova, il pontefice ha voluto incontrare cinque diverse comunità di persone: gli operai dell’Ilva di Cornigliano, gli esponenti di diverse religioni, i giovani, i detenuti immigrati e i bambini dell’ospedale Gaslini.
Ai lavoratori dell’Ilva Francesco ha sottolineato l’importanza di “riconoscere le virtù dei lavoratori e delle lavoratrici”. Infatti “il vero imprenditore conosce i suoi lavoratori, perché lavora accanto a loro, lavora con loro”. “Nessun buon imprenditore ama licenziare la sua gente – no, chi pensa di risolvere il problema della sua impresa licenziando la gente, non è un buon imprenditore, è un commerciante, oggi vende la sua gente, domani vende la propria dignità -, ci soffre sempre, e qualche volta da questa sofferenza nascono nuove idee per evitare il licenziamento. Questo è il buon imprenditore”.
E cita Einaudi: “Mi piace citare a questo proposito una bella frase di Luigi Einaudi, economista e presidente della Repubblica Italiana. Scriveva: ‘Migliaia, milioni di individui lavorano, producono e risparmiano nonostante tutto quello che noi possiamo inventare per molestarli, incepparli, scoraggiarli. E’ la vocazione naturale che li spinge, non soltanto la sete di guadagno. Il gusto, l’orgoglio di vedere la propria azienda prosperare, acquistare credito, ispirare fiducia a clientele sempre più vaste, ampliare gli impianti costituiscono una molla di progresso altrettanto potente che il guadagno. Se così non fosse, non si spiegherebbe come ci siano imprenditori che nella propria azienda prodigano tutte le loro energie e investono tutti i loro capitali per ritirare spesso utili di gran lunga più modesti di quelli che potrebbero sicuramente e comodamente ottenere con gli altri impegni’ ”.
Il tema del lavoro ritorna nel tradizionale Angelus da piazza San Pietro di domenica, nel quale, dopo le forti parole pronunciate all’Ilva di Genova contro la speculazione e a difesa della dignità dei lavoratori, Francesco lancia un appello per i lavoratori Mediaset di Roma, in agitazione contro il progetto di trasferire il Tg5 a Milano: “Saluto i lavoratori di Mediaset Roma – ha detto Bergoglio -, con l’auspicio che la loro situazione lavorativa possa risolversi, avendo come finalità il vero bene dell’azienda, non limitandosi al mero profitto ma rispettando i diritti di tutte le persone coinvolte, e il primo è il diritto al lavoro”.