di Claudia Tarantino

C’è tempo fino al 5 giugno per avanzare manifestazioni di interesse per Alitalia.
Il governo, nella serata di ieri, ha dato il via libera al bando per la vendita della compagnia aerea (pubblicato online sul sito corporate.alitalia.it) ed ha aperto ufficialmente la fase per individuare “imprese individuali o in forma societaria di qualsiasi nazionalità, sia singolarmente sia congiuntamente con altre imprese individuali o in forma societaria (le Cordate)” per il rilancio del vettore.
Nelle intenzioni dei tre commissari straordinari, Luigi Gubitosi, Enrico Laghi e Stefano Paleari, l’obiettivo è chiudere il procedimento e trovare l’acquirente nel giro di sei mesi. La scadenza del 5 giugno, infatti, è stata scelta per poter aprire verso metà giugno la ‘data room’, dove gli interessati potranno visionare le carte e i dati riservati riguardanti l’azienda, e far partire l’iter che porterà ad avere le offerte vincolanti per ottobre.
Secondo indiscrezioni, tra gli interessati ci sarebbero Lufthansa, Ryanair ed EasyJet, ma non si escludono anche fondi ed investitori cinesi interessati a fare business nel nostro Paese.
Il bando, arrivato come annunciato entro i 15 giorni indicati nel decreto di commissariamento, invita gli interessati ad “indicare la soluzione scelta per risolvere la crisi: ristrutturazione, acquisto dell’azienda in blocco o acquisto dei beni e contratti, il cosiddetto ‘spezzatino’ considerato dall’Ugl come la soluzione da scongiurare. “Obiettivo prioritario – ha più volte sostenuto il segretario generale Paolo Capone – è il mantenimento dell’integrità aziendale ovvero evitare che la compagnia venga smembrata o, peggio ancora, abbandonata al suo declino”.

Le manifestazioni di interesse
Dovranno arrivare, come indica il bando, “in un plico sigillato, entro e non oltre le ore 18 del 5 giugno prossimo, presso lo studio del notaio Nicola Atlante, a Roma”.
Quanto alle fasi successive della procedura, i Commissari Straordinari invieranno ai soggetti in possesso dei requisiti richiesti, “che avranno presentato la manifestazione di interesse conformemente a quanto previsto dal bando e ritenuti in possesso della necessaria idoneità e competenza, una lettera di procedura che fisserà i termini, le modalità ed i contenuti delle proposte da presentare, di carattere non vincolante”. La lettera di procedura fisserà i tempi, le modalità ed i contenuti delle ulteriori fasi procedurali da espletare entro sei mesi dalla concessione del finanziamento del prestito ponte, assicurando il rispetto dei principi di trasparenza, parità di trattamento e non discriminazione.

Tre indirizzi previsti dalla procedura di vendita
– tramite cessione unitaria dei complessi aziendali dell’impresa con la prosecuzione dell’esercizio dell’impresa stessa (il ‘programma di cessione dei complessi aziendali’);
– tramite la ristrutturazione economica e finanziaria dell’impresa sulla base di un programma di risanamento (il ‘programma di ristrutturazione’);
– tramite la cessione di complessi di beni e contratti dell’impresa con la prosecuzione dell’esercizio dell’impresa stessa (il ‘programma di cessione di beni e di contratti’)
Ciascun soggetto invitato, indica il bando, “potrà formulare proposte anche per più di uno degli Indirizzi indicati fermo restando che ciascuna di tali Proposte dovrà essere pertinente ad uno solo degli Indirizzi”.

Cause di esclusione
Non saranno prese in considerazione “le manifestazioni di interesse presentate da imprese individuali o in forma societaria che si siano trovate, nei dodici mesi precedenti alla data di pubblicazione dell’Invito, o si trovino oggi, in stato di liquidazione; siano state sottoposte (…) a procedure concorsuali o a qualunque altra procedura che ne denoti lo stato di insolvenza, lo stato di crisi, la cessazione dell’attività o l’assoggettamento a gestione coattiva in conformità alla legislazione dello Stato di appartenenza; siano state assoggettate al divieto di contrarre con la pubblica amministrazione in base alla legislazione dello Stato di appartenenza; per le quali l’imprenditore, ovvero, nel caso di imprese in forma societaria, i componenti degli organi di amministrazione, di direzione e di controllo siano stati o siano soggetti a condanna definitiva o decreto penale di condanna o sentenza di applicazione della pena”.