Offline i sistemi di 100 mila organizzazioni in 150 paesi. Wannacry, il malware lanciato venerdì scorso, ha letteralmente messo in ginocchio il mondo. E sembra che non sia finita, tant’è che si teme oggi un nuovo attacco: l’avvertimento èarrivato da MalwareTech, il ‘nickname’ del giovane tecnico inglese ‘eroe’ che e’ riuscito ad arginare il virus, ed e’ stato confermato anche dall’Europol.
Danni enormi sono stati riscontrati in ogni paese del mondo. La Gran Bretagna è stata la nazione più bersagliata e in particolare il suo sistema sanitario, il cosiddetto Nhs, con 48 aziende ospedaliere le cui difese non hanno retto al virus. Danni anche ai sistemi delle ferrovie tedesche, della Renault che ha fermato gli stabilimenti in Francia, e all’Università di Milano, anche se l’Italia non ha subito gravi danni ai sistemi informatici o alle reti telematiche afferenti le infrastrutture informatiche del Paese.
E’ ancora troppo presto per ipotizzare chi ci sia dietro l’attacco e per quali ragioni lo abbia lanciato, oltre a quella di prendere in ‘ostaggio’ i pc per chiedere un riscatto: per trovare i responsabili si sono mobilitate negli Usa l’Fbi e la Nsa, come ha reso noto una fonte dell’amministrazione Trump.
Per il capo di Europol, Rob Wainwright, “siamo di fronte ad una escalation e il numero dei sistemi colpiti potrebbe continuare a crescere quando domani le persone tornano a lavorare”.
Intanto Microsoft lancia un avvertimento: i governi di tutto il mondo dovrebbero trattare il cyber-attacco che ha colpito centinaia di paesi in tutto il mondo come un “campanello d’allarme”. Secondo il gigante informatico Microsoft, “uno scenario equivalente sarebbe il furto di alcuni missili Tomahawk dell’esercito americano”.