di Francesca Novelli

Progetti italiani e internazionali che rappresentano il meglio dell’innovazione di oggi nel ‘food’: sono 13 i premi (Awards) consegnati alle startup più innovative a livello globale nel settore food e agtech al termine dell’edizione 2017 di Seeds&Chips, la fiera a cui qualche giorno fa ha tenuto una conferenza l’ex presidente degli Stati Uniti, Barack Obama.
A fare man bassa di premi ovviamente le start up Usa. Si tratta di progetti che, una volta entrati a regime, rivoluzioneranno interi settori e probabilmente spazzeranno via posti di lavoro. Siamo pronti per questa rivoluzione? Perché non se ne parla, perché su questo non ci si confronta? Forse perché il linguaggio esclusivo di queste realtà e l’inglese e in Italia, si sa, è materia scarsamente praticata e altrettanto scarsamente insegnata. Nonostante ciò tre progetti italiani hanno vinto e molti italiani sono coinvolti nei progetti di altre nazionalità.
Dodici sono le startup che hanno ricevuto il riconoscimento dalla propria azienda “sponsor” che ha contribuito a sostenere e promuoverne il progetto. Tre i progetti italiani che hanno vinto.
The Vegetarian Butcher ha vinto il premio “Best Food Experience” assegnato da Niccolò Longoni, Innovation Manager di Just Eat. Entro il 2022, il valore del mercato dei prodotti sostitutivi della carne sarà di circa 6 miliardi di dollari. Dopo una ricerca di dieci anni, The Vegetarian Butcher, ispirata dal fondatore Jaap, ha sviluppato e trovato innovativi sostituti di carne con un’ottima consistenza e texture. Obiettivo è che gli amanti della carne sperimentino e apprezzino anche i prodotti sostitutivi, e che gli animali siano risparmiati. Facendo ciò si punta anche a ridurre l’impronta di anidride carbonica causata dall’allevamento intensivo.
Poi c’è il premio “Smarter Retail experience” che è andato a Coffee Hat, premiati da Federica Palermini – Head of Brand&Communication and Digital Innovation, Carrefour. Coffee Hat nasce per distribuire le migliori specialità di caffè con caratteristiche innovative. La capsula di Coffee Hat rappresenta la sintesi tra eccellenza degli aromi, genuinità e tracciabilità dei chicchi di caffè.
Il “Best vertical farming innovation” è andato poi a Robonica, premiati da Association for Vertical Farming (Avf). Linfa è la serra domestica intelligente dal bellissimo design realizzata da Robonica, che può incidere fortemente sulle abitudini delle persone. Permette infatti di far crescere ogni tipo di vegetale, come erbe aromatiche, peperoncino o insalata, pronti da mangiare in soli 5 giorni. Linfa è un sistema di coltura idroponica che prevede l’illuminazione a luce LED in sostituzione della luce naturale, dove il micro ambiente ricreato è totalmente controllato.
Ma ci sono, tra gli altri, progetti per la trasformazione delle polveri proteiche attraverso uno speciale ingrediente in attesa di brevetto: un processo di ottimizzazione per aumentare la sostenibilità e migliorare la salute oppure l’automazione nel settore delle ricerche di mercato, che identifica le combinazioni di sapori del futuro, attraverso la combinazione di intuizioni scientifiche e dati sui consumi. Oppure c’è una start up green verde che ricicla le rimanenze di orzo dei piccoli birrifici trasformandole in farina per prodotti da forno, producendo una farina sostenibile, organica, altamente proteica, nutriente e poco costosa, con una vasta
gamma di utilizzi, dai biscotti alla pasta.
Da segnalare le future implicazioni professionali la piattaforma mobile SaaS di approvvigionamento chiavi in mano che collega gli acquirenti all’ingrosso con la loro rete esclusiva di fornitori nel settore dell’hospitality. Ogni giorno, gli acquirenti all’ingrosso, i ristoranti, gli alberghi,etc trascorrono ore, mandando ordini a ciascuno dei loro fornitori tramite e-mail o messaggi di testo. BlueCart consente di comunicare questi ordini con un semplice clic sul cellulare. I distributori ricevono quindi tutti gli ordini su un’unica piattaforma senza la necessità di immettere dati manuali.
Allora, siamo pronti? Si parte?