Infrastrutture e Sviluppo: Roma-Latina, opera necessaria” , è il tema scelto dall’Ugl per la seconda tavola rotonda che si è tenuta oggi pomeriggio presso il “Villaggio del Lavoro” allestito  in occasione del Primo Maggio.
Un’opera, quella dell’asse viario che da ben 16 anni accende il dibattito tra gli amministratori locali e che tarda ad essere realizzata. Il rischio e’ perdere i fondi destinati alla sua realizzazione. E proprio mentre il Tar, lo scorso 30 marzo, da’ con la sua sentenza il via libera a procedere si materializza un nuovo ostacolo all’orizzonte: la presa di posizione del Consiglio di Stato che potrebbe ‘frenare’ la corsa della Roma – Latina per altri sei mesi. Sei mesi solo per dare il via libera ai lavori. Per la realizzazione, volendo essere ottimisti, si spera entro sette anni.

Negli anni i vari progetti presentati hanno avuto la ferma opposizione dei comitati di cittadini locali e di alcune amministrazioni dei comuni attraversati dall’autostrada. Una grande opera che si scontra con le valenze archeologico-ambientali delle aree interessate e con gli sviluppi urbanistici delle periferie romane, che hanno continuato a proliferare a dismisura fuori dal Grande Raccordo Anulare.

Il confronto moderato dal direttore del Quotidiano di Latina, Alessandro  Panigutti, che è servito a dar voce a un territorio la cui scarsa crescita dipende anche dagli ostacoli che incontra la realizzazione di quest’opera: troppe le polemiche che ne hanno frenato l’attuazione. “Ma non si faccia demagogia” precisa il sindaco di Latina, Damiano Coletta, dal palco.

Non bisogna strumentalizzare la mia presa di posizione, qui nessuno è contrario allo sviluppo infrastrutturale e, quindi, allo sviluppo economico della provincia. Semplicemente –  ha precisato durante il suo intervento – quest’opera avrà solo un impatto negativo sul territorio e non risolverà i problemi legati al traffico. Bisognerebbe puntare di più sulla messa in sicurezza della pontina e sulla realizzazione della Cisterna – Valmontone. Il problema e’ il collegamento con l’ autostrada e la difficoltà del collegamento su rotaie. Il collegamento con l’autostada – ripete –  ridurrebbe del 30-40 % il traffico sulla pontina”.

Stessa posizione per  il primo cittadino di Aprilia, Antonio Terra: “Ormai è certo che quest’opera si farà ma, non nascondo tutte le mie perplessità a riguardo:  ci battiamo, da sempre, per la Valmontone- Campoverde e per un intervento, non solo di ristrutturazione, della Sr 148 Pontina, priva di corsie di emergenze e di svincoli adeguati”.

Favorevole a quest’opera il terzo ospite del dibattito, Enrico Forte, consigliere regionale Lazio, che ha focalizzato il proprio intervento, invece, sull’importanza di quest’opera “dopo anni di confronto, finalmente, siamo arrivati al punto decisivo: l’autostrada Roma-Latina  non e’ più un traguardo lontano. Il progetto è completo ed  ha finalmente avuto tutte le autorizzazioni ministeriali, dopo anni di paralisi burocratica e di dura opposizione. Chi vuole mettere ancora in discussione la realizzazione di questa importante progetto contribuisce a paralizzare le nostre realtà produttive. Resta poi la questione  aperta della bretella Campoverde – Cisterna – Valmontone. Senza infrastrutture rischiamo la desertificazione industriale, spingiamo verso un isolamento anche culturale l’intero territorio”.

Protagonista del dibattito anche chi ha seguito in prima persona l’iter di questo imponente progetto, Luca Malcotti consigliere regionale Lazio “Per le grandi opere serve sicuramente del tempo. Tempo che viene consumato e fermato dalle numerose carte e dalla burocrazia che sin dal 2001 ha ostacolato la piena realizzazione del progetto. Il Tar ha dato un segnale importante. Ad oggi non è stato notificato ancora il ricorso ma, sicuramente, il progetto approderà in Consiglio di Stato. In quei sei mesi di stasi si può mettere a punto un contratto e fare una verifica con le amministrazioni locali per le opere accessorie. Ricordiamo che, oltre ai tre tratti in questione restano 46 km di viabilita’ addizionale”. Malcotti è però fiducioso “Siamo convinti che tale opera sarà realizzata e completata nei tempi previsti (circa sette anni), al contrario  tale tempistica non sarà sufficiente per realizzare la Cisterna- Valmontone”.

Sulla stessa linea d’onda anche il segretario confederale dell’Ugl, Emenegildo Rossi, che definisce “le infrastrutture come il trampolino di lancio dell’economia, la vera e concreta strategia industriale” e Fabio Milloch, segretario nazionale dell’Ugl Autoferrotravieri “Sicuramente è prioritario mettere in sicurezza la pontina ma è fondamentale potenziare le infrastrutture per abbattere il traffico ma, anche per incentivare posti di lavoro”.