Oggi si celebra la Giornata mondiale per la salute e la sicurezza sul lavoro. Un importante appuntamento per riflettere su quanta strada ci resta ancora da percorrere per permettere la corretta applicazione delle norme in materia. Nel 2017 si continua a parlare di incidenti mortali e di dati che, il più delle volte, vengono ‘offuscati’ anche dalla piaga del lavoro nero.

Come ogni anno, l’Ilo ha preparato un rapporto che chiede ai governi, ai datori di lavoro e ai lavoratori e alle loro organizzazioni di collaborare per sviluppare e applicare politiche e strategie nazionali per la salute e la sicurezza sul lavoro.

Il tema scelto quest’anno è “Salute e sicurezza nell’utilizzo di prodotti chimici sul lavoro”. Le sostanze chimiche sono fondamentali nella vita moderna e continueranno ad essere prodotte e utilizzate sui luoghi di lavoro. E’ doverosa la gestione razionale dei prodotti chimici e la realizzazione di un equilibrio adeguato tra i vantaggi che rappresentano le sostanze chimiche e le misure preventive e di controllo degli effetti indesiderati sui lavoratori, sulla popolazione e sull’ambiente.

L’Ilo stima che 2,34 milioni di persone muoiono ogni anno a causa di infortuni e malattie connessi all’attività lavorativa. Di questi decessi, la maggior parte, cioè 2,02 milioni, corrisponde a malattie professionali o connesse all’attività lavorativa; il numero annuale totale dei casi di malattie non fatali connesse all’attività lavorativa è di circa 160 milioni. Oltre a causare un’incalcolabile sofferenza per le vittime e i loro familiari, queste malattie provocano grandi perdite economiche per le imprese e le società, inclusa la riduzione della produttività e della capacità di lavoro. Circa il 4% del prodotto interno lordo (PIL) mondiale, equivalente a circa 2,8 trilioni di dollari USD, viene perso a causa di infortuni e malattie connessi all’attività lavorativa sotto forma di costi diretti e indiretti.

L’Ugl è da sempre attenta al delicato tema della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro. “E’ inaccettabile considerare importante la sicurezza solo quando non c’è. La sicurezza è diritto-dovere, un binomio imprescindibile, ma è anche una conoscenza diretta della prevenzione e dei rischi che va praticata ogni giorno nei luoghi di lavoro”.

Ha precisato attraverso una nota Francesco Paolo Capone, segretario generale dell’Ugl. “Fondamentale è  la formazione e la necessità di un capillare sistema di controlli, interni ed esterni, che da tempo si è ridimensionato sia a causa della crisi sia a causa dei tagli lineari al bilancio dello Stato”.