di Annarita D’Agostino

Parte la macchina ‘amministrativa’ verso il commissariamento, ormai certo, di Alitalia. “Non esiste un ‘piano B’” ha ribadito oggi il ceo di Intesa SP, Carlo Messina. Mentre il direttore finanziario di Lufthansa, Ulrik Svensson, ribadisce: “Abbiamo una chiara intenzione di non acquistare Alitalia”.
Da oggi sono iniziati i passaggi in vista dell’assemblea dei soci, che dovrebbe deliberare l’avvio della procedura di amministrazione straordinaria. L’iter prevede infatti una serie di contatti, formali e informali, per arrivare all’assise del prossimo 2 maggio.
Fra gli azionisti, c’è delusione per l’esito del referendum: Messina si è detto “molto dispiaciuto” perché “gli investitori italiani e soprattutto internazionali, sono stato gli unici che hanno puntato anche sulla crescita, come Etihad che era disponibile a investire cifre significative e questo è stato vanificato dal voto del referendum. Si tratta di una cosa molto grave”. “Mi dispiace per la condizione sociale che si potrà generare perché 20 mila famiglie con l’indotto sono un problema sociale per il paese” ha aggiunto, ma “dall’altro lato la condizione dell’azienda era di oggettiva difficoltà economica, le perdite accumulate nel 2015 e nel 2016 non consentivano la continuità aziendale, non c’era alternativa che fosse quella di creare un piano che riavviasse la possibilità di investimenti su questa azienda”.
Maggiori speranze nutre il presidente di Confindustria, Vincenzo Boccia: “speriamo che la vicenda si chiuda al meglio anche se la strada è veramente difficile, ma speriamo non impossibile” ha detto, evidenziando come “Alitalia è una vicenda specchio del Paese. Viviamo una fase di emergenza e non c’è questa consapevolezza”. Per il governo “serve un piano industriale credibile che riapra una prospettiva per la compagnia” ha detto il ministro per la Coesione territoriale, Claudio De Vincenti, aggiungendo che “Alitalia può avere prospettive di mercato, noi le cerchiamo”. Però “la soluzione non è la nazionalizzazione. La soluzione – ha ribadito – è di mercato. E’ quella che dobbiamo trovare”. Ma, senza un colpo di scena, per ora l’unica rotta percorribile è il commissariamento.