di Claudia Tarantino

Il mercato europeo dell’auto a marzo ha ripreso a correre. Secondo i dati dell’Acea, l’associazione dei produttori di auto in Ue, il mese scorso sono state immatricolate 1.936.839 auto, il 10,9% in più dello stesso mese nel 2016. Dall’inizio dell’anno, invece, le auto vendute sono state 4.256.202, con una crescita dell’8,2% sull’analogo periodo dell’anno precedente.
In particolare, il gruppo Fca ha venduto a marzo in Europa 130.923 auto, il 18,2% in più dello stesso mese 2016, con una crescita molto più alta di quella del mercato (+10,8%). Nei primi tre mesi dell’anno le vetture immatricolate dal gruppo sono state 303.035, in crescita del 14,6% sull’analogo periodo dell’anno scorso, con la quota che sale dal 6,7 al 7,1%.
In una nota l’azienda segnala che il segno positivo è stato registrato per tutti i marchi del gruppo Fca: “Alfa Romeo +45,7 %, Fiat +17,1%, Lancia +15,2% e Jeep +8,5%. La 500 e la Panda sono ancora una volta le city car più vendute in Europa (insieme ottengono una quota del 30,4% nel trimestre) e la 500L è la più venduta del suo segmento, con il 20,1% di quota. Bene anche la Jeep Renegade (le cui vendite aumentano del 19,2%) e la 500X, entrambe nelle posizioni di vertice del loro segmento; in costante crescita Tipo, Giulia e Stelvio”.
Le vendite di Fca sono aumentate a marzo in quasi tutti i principali mercati europei: in Italia del 21,6% in un mercato cresciuto del 18,2%, in Francia del 17,5% rispetto al +7,1% del mercato, in Spagna del 18,6% in un mercato che ha segnato +12,7% e soprattutto in Germania, dove in un mercato in crescita dell’11,4% Fca ha registrato un balzo del 36,8%.
Secondo il Centro Studi Promotor sono due i fattori che stanno sostenendo le vendite di auto nell’Unione Europea con tassi di crescita decisamente superiori agli incrementi del prodotto interno lordo: la domanda di sostituzione del parco circolante e l’innovazione tecnologica.
“Un forte contingente di domanda di sostituzione arretrata nei Paesi della fascia meridionale della zona euro – spiega il Csp -, in presenza di una congiuntura non particolarmente espansiva, ma comunque non negativa, sta determinando forti recuperi, non solo in Italia, ma anche in Spagna e persino in Grecia”. Inoltre, “sui mercati che hanno già da tempo recuperato il calo di vendite determinato dalla crisi del 2008, una forte spinta alla sostituzione del parco circolante viene dalla formidabile innovazione che sta investendo l’intero settore dell’auto. In vista e in preparazione del lancio delle auto a guida autonoma i costruttori stanno lanciando modelli con contenuti tecnologici in grado di esercitare una fortissima attrattiva sugli automobilisti e di accelerare quindi il normale processo di sostituzione del parco esistente”.