L’Atac reagisce all’evasione mettendo in campo 1400 dipendenti che potranno essere impiegati un giorno a settimana nell’attività di ‘ricerca’ di tutti quei furbetti che usufruiscono dei mezzi di trasporto pubblico senza pagare il biglietto.
La decisione è stata concretizzata attraverso un accordo che vede impegnati sindacati, lavoratori e l’Atac nella lotta all’evasione, una piaga che pesa concretamente sul bilancio dell’azienda.
L’accordo prevede di utilizzare in attività accessorie tutte le risorse inseriti nell’area operativa amministrazione e servizi, come ad esempio quadri, amministrativi, amministrativi operativi e impegnati nei servizi ausiliari per la mobilità, staff operativo.
“L’azienda – si legge in una nota – attiverà le procedure di legge e di contratto propedeutiche all’invio della richiesta di nomina di addetto alla verifica dei titoli di viaggio, e quindi di polizia amministrativa, per tutti i dipendenti coinvolti. Il personale che dovesse risultare privo dei requisiti verrà utilizzato, a valle dei controlli di rito, nell’attività di ausiliario della sosta, di dissuasione all’evasione e di customer care”.