di Caterina Mangia

A tre giorni dal sessantesimo anniversario dei Trattati di Roma che hanno istituito la Comunità economica europea ed esattamente un anno dopo gli attacchi all’aeroporto e alla metro di Bruxelles, il Vecchio Continente torna a tremare di fronte all’ennesimo attentato in casa.
Questa mattina alle 9.33 locali, il Regno Unito si è fermato per dedicare un minuto di silenzio alle vittime dell’attacco terroristico che ieri ha colpito il cuore di Londra, Westminster.
La polizia di Londra ha oggi precisato che è di quattro, compreso l’attentatore, il bilancio dei morti: hanno perso la vita l’agente Keith Palmer, una donna di circa 45 anni e un uomo di 55 anni; tra i quaranta feriti, 29 persone sono ancora ricoverate in ospedale.
“E’ stato un attacco contro la gente libera”, ha tuonato la premier britannica Theresa May intervenendo alla Camera dei Comuni, “non abbiamo paura e non ci facciamo intimorire; milioni di gesti di normalità sono la risposta al terrorismo”. Il capo del governo ha inoltre confermato che tra i feriti c’è la donna romana di cui ci aveva dato notizia l’ambasciatore italiano Pasquale Terracciano. L’attentatore, ha reso noto May, sarebbe un cittadino britannico noto agli 007 del Regno Unito, indagato per estremismo, ma comunque una “figura marginale”: non ci sarebbe “paura per nuovi attacchi”. Intervenendo ai microfoni della Bbc, Michael Fallon, ministro della Difesa britannico, ha spiegato che l’attacco di ieri sarebbe “legato in qualche modo al terrorismo islamico”. Nella notte la polizia britannica ha effettuato un raid a Birmingham, presupposto luogo di origine dell’attentatore, e in altre zone dell’Regno Unito, effettuando otto arresti di presunti fiancheggiatori.
Il mondo si stringe intorno all’Inghilterra: a Palazzo Chigi le bandiere sono a mezz’asta, Tel Aviv si illumina con i colori della Union Jack, al premier May giungono messaggi di cordoglio del presidente russo Vladimir Putin, del premier serbo Aleksandar Vucic e del presidente turco Recep Tayyip Erdogan, mentre la regina Elisabetta riceve le condoglianze del presidente cinese Xi Jinping. E uno sguardo di crescente preoccupazione è rivolto a Roma per le celebrazioni della firma dei Trattati: al Viminale si è tenuta la riunione del Comitato di analisi strategica antiterrorismo (Casa), convocata ieri dal ministro dell’Interno, Marco Minniti, in seguito all’attacco di Londra. Si devono “rafforzare ulteriormente i controlli nelle aree di maggiore afflusso di persone, nonché verso i luoghi che notoriamente registrano particolare afflusso di visitatori”.