di C.T.

La Commissione europea chiede aiuto ai cittadini per smascherare i cartelli segreti ed altre violazioni delle norme antitrust, attraverso un nuovo strumento che permette a chiunque di inviare segnalazioni anonime direttamente a Bruxelles.
Finora, la maggior parte dei cartelli è stata scoperta grazie al “programma di trattamento favorevole” della Commissione, che consente alle stesse imprese di comunicare la propria partecipazione a un cartello in cambio di una riduzione dell’ammenda di cui sono passibili.
Evidentemente, però, il “mea culpa” non ha sortito proprio gli effetti sperati e così l’Ue è corsa ai ripari, mettendo in moto un sistema che aumenta la probabilità di scoprire e perseguire le imprese responsabili e che, si spera, possa essere un ulteriore deterrente all’ingresso o alla permanenza in cartelli o all’adozione di altri tipi di comportamenti anticoncorrenziali illegali.
Tra le pratiche antitrust su cui la Commissione intende intervenire perché possono causare danni ingenti all’economia europea ci sono gli accordi sui prezzi o sulle offerte nelle gare d’appalto, la mancata immissione dei prodotti sul mercato o l’esclusione indebita dei concorrenti. Tali attività, infatti, possono “togliere ai clienti la possibilità di accedere a una più ampia scelta di beni e servizi a prezzi ragionevoli, ostacolando nel contempo l’innovazione e condannando determinate imprese alla chiusura”.
Come fornire informazioni in forma anonima con il nuovo strumento?
In realtà, si tratta di un sistema di messaggistica criptata specificamente concepito, gestito da un fornitore di servizi esterno specializzato che, agendo da intermediario, si limita a inoltrare il contenuto dei messaggi ricevuti senza trasmettere i metadati, che potrebbero essere utilizzati per identificare l’informatore.
In particolare, il nuovo strumento permette ai singoli cittadini di fornire informazioni, dando anche la possibilità di chiedere alla Commissione una risposta ai messaggi inviati e consente alla stessa Commissione di chiedere ulteriori chiarimenti e dettagli. Lo scopo, infatti, è quello di aumentare la probabilità che le informazioni ricevute siano sufficientemente precise e attendibili, consentendo in tal modo alla Commissione di darvi seguito aprendo un’indagine o di concludere più rapidamente quelle già avviate, a vantaggio sia dei consumatori che dell’economia europea nel suo insieme.
Se, invece, i cittadini che “denunciano” i comportamenti sleali delle imprese intendono rivelare la propria identità, possono contattare direttamente il servizio della Commissione che si occupa di concorrenza tramite un numero di telefono e un indirizzo di posta elettronica ad hoc.