di Annarita D’Agostino

Non solo reati fiscali, ma anche lavoratori in nero, immigrazione clandestina, criminalità organizzata. Il “sommerso” dell’economia italiana ha mille facce, e i dati diffusi oggi dalla Guardia di Finanza danno l’idea di quanto sia vasto e sfaccettato, e di quanto sia ancora lunga la strada per arrivare a garantire la legalità come “precondizione cruciale per uno sviluppo sostenibile e inclusivo”, come ha affermato il ministro dell’Economia, Pier Carlo Padoan, alla presentazione del rapporto annuale della Gdf.

Reati fiscali e lavoro sommerso
Sono 11.577 i reati fiscali scoperti dalla Guardia di Finanza nel 2016. 11.303 le persone denunciate, di cui 99 tratte in arresto. Ben il 60% dei reati contestati sono gli illeciti più gravi di emissione di fatture per operazioni inesistenti e dichiarazione fraudolenta, occultamento di documentazione contabile e indebita compensazione. 4.629 datori di lavoro hanno impiegato 10.449 lavoratori in nero e 8.766 lavoratori irregolari.
Sono stati individuati circa 2.000 casi di frodi all’Iva, 1.663 casi di evasione fiscale internazionale, 4.056 casi di evasione immobiliare, in particolare nel settore delle cessioni/acquisti di immobili per importi diversi da quelli dichiarati, nonché 8.343 soggetti che, pur avendo svolto attività produttive di reddito, sono risultati completamente sconosciuti al Fisco. Sequestrate disponibilità patrimoniali e finanziarie per il recupero delle imposte evase per oltre 781 milioni di euro e avanzate proposte di sequestro per circa 3,9 miliardi.

Pubblica amministrazione e appalti
Disarmante anche la lista dei reati scoperti negli appalti, addirittura triplicati nell’ultimo anno, e nella Pubblica Amministrazione: nel 2016 sono stati scoperti dalla Gdf casi di illegittima percezione o richiesta di finanziamenti pubblici, comunitari e nazionali, per oltre 775 milioni di euro, con la denuncia all’Autorità Giudiziaria di 3.066 soggetti, di cui 53 arrestati. Individuate truffe nel settore previdenziale e al Sistema Sanitario Nazionale per circa 158 milioni di euro, con la denuncia all’Autorità Giudiziaria di 8.926 soggetti, 87 dei quali tratti in arresto. Nell’ambito di 2.058 accertamenti svolti su delega della Corte dei Conti, segnalati sprechi o irregolari gestioni di fondi pubblici che hanno cagionato danni patrimoniali allo Stato per più di 5,3 miliardi di euro e segnalati alla magistratura contabile 8.067 soggetti per connesse ipotesi di responsabilità erariale.
A seguito delle 3.947 indagini e dei 1.680 interventi conclusi nel 2016 per reati ed altri illeciti contro la Pubblica Amministrazione, denunciati 4.031 soggetti (56% per abuso d’ufficio, 21% per peculato e 23% per corruzione e concussione), di cui 241 tratti in arresto. Effettuati 12.803 controlli volti a verificare la sussistenza dei requisiti di legge previsti per l’erogazione di prestazioni sociali agevolate e per l’esenzione del ticket sanitario, con percentuali di irregolarità pari al 66% dei casi e un danno complessivo cagionato allo Stato di circa 6 milioni di euro.

Immigrazione clandestina e criminalità organizzata
Sono 124 le persone arrestate per immigrazione clandestina, 32 i mezzi sequestrati e 3.574 i migranti tratti in salvo.
Nel contrasto alla criminalità organizzata, sono stati sequestrati ai sensi della normativa antimafia 5.242 beni mobili e immobili, 281 aziende, nonché quote societarie e disponibilità finanziarie per un valore complessivo di circa 2,6 miliardi di euro. Inoltre, sono 11.942 gli accertamenti economico-patrimoniali svolti dalle fiamme gialle a carico di condannati e indiziati di appartenere ad associazioni mafiose e loro prestanome, che hanno riguardato complessivamente 9.882 persone fisiche e 2.060 fra aziende e società. Confiscati beni per un valore complessivo di 1,3 miliardi di euro.