L’ Eurostat ha stimato per l’Italia un aumento dell’occupazione dello 0,3% su base trimestrale e dell’1,1% rispetto allo stesso periodo del 2015. Ma, per uscire dal tunnel della recessione ed accorciare le distanze con il resto dell’Ue c’è ancora tanta strada da percorrere e, tra l’altro, è tutta in salita.
Proprio nei giorni scorsi, infatti, i dati Istat fotografano una paralisi della produzione industriale del 2,3 % nel mese di gennaio (unica eccezione per il comparto energetico).

I dati Eurostat
Nel quarto trimestre del 2016 gli occupati nell’Eurozona hanno toccato quota 153,9 milioni, il livello massimo registrato dal terzo trimestre del 2008.
Parallelamente, il numero delle persone con un lavoro nell’insieme dei 28 Paesi Ue ha segnato un nuovo record assoluto arrivando a 232,9 milioni.
Nel periodo ottobre-dicembre 2016 l’occupazione è aumentata dello 0,3% nell’Eurozona e dello 0,2% nell’insieme Ue.

Nei 19 Paesi che hanno adottato l’euro le persone con un lavoro sono aumentate dell’1,1% rispetto allo stesso periodo del 2015 mentre nell’intero 2016 l’occupazione è cresciuta dell’1,3% sul 2015. Nell’insieme del 28 Paesi Ue, la crescita delle persone con un lavoro è stata dell’1% sullo stesso periodo del 2015 e del 1,2% nell’insieme dell’anno passato.