di Annarita D’Agostino

Crolla la produzione industriale a gennaio. Secondo i dati diffusi dall’Istat, a inizio 2017 i volumi produttivi calano in tutti i settori del 2,3% rispetto a dicembre e dello 0,5% sull’anno. Unica eccezione il comparto energetico, che cresce del 3,1%, ma ciò non basta a smorzare la rumorosa frenata di tutta la catena dell’industria nazionale, con i beni strumentali a -5,3%, gli intermedi a -3,4% e quelli destinati al consumo a -1,6%. La produzione alimentare cala del 3,7%: secondo Coldiretti è il maltempo a pesare sui risultati negativi, erodendo il margine positivo guadagnato dal settore con le festività natalizie. Anche su base annua, la crescita della produzione energetica è purtroppo abbattuta dai segni negativi degli altri settori (-6,2% per i beni strumentali, -1,4% per gli intermedi e -1,9% per quelli di consumo).
A livello di singoli settori, i più produttivi a gennaio 2017 risultano quelli della fornitura di energia elettrica, gas, vapore e aria (+17,1%), della produzione di prodotti farmaceutici di base e preparati farmaceutici (+12,7%) e della fabbricazione di prodotti chimici (+2,1%). Cadono in picchiata invece le altre industrie manifatturiere, riparazione e installazione di macchine ed apparecchiature (-9,5%), dell’industria del legno, della carta e stampa (-8,5%) e dell’attività estrattiva (-5,9%).
L’altalena della produzione industriale non risparmia neppure il settore dell’auto: si ferma il trend positivo degli ultimi sei mesi e la produzione segna un -0,2%.