Negli ultimi dieci anni le persone in povertà assoluta in Italia sono aumentate del 155%: è su questo dato shock che si basa l’appello lanciato dal Cnel a Governo e Parlamento per “lavorare per risolvere i problemi veri dei cittadini” affinché “le conseguenze dell’instabilità politica non vengano fatte pagare ai poveri”.
Dal 2007, anno di inizio della crisi economica, il Consiglio Nazionale dell’Economia e del Lavoro sottolinea che le persone in condizioni di totale indigenza sono aumentate da 1 milione e 800mila a 4 milioni e 600mila, ma il rischio di povertà ed esclusione sociale è molto più esteso: sono infatti più di 9 milioni gli italiani in condizioni di disagio sociale.
“In un Paese che mostra tali indicatori – evidenzia il Cnel – la lotta alla povertà e alle disuguaglianze deve essere una delle strategie centrali delle politica economica ed è giunto il momento di ripensare il sistema di protezione sociale”. Già nel corso dell’audizione sulla Legge di Bilancio, il presidente del Cnel aveva avuto modo di criticare l’esiguità complessiva delle risorse destinate alla lotta alla povertà, che neppure l’approvazione del legge sulla povertà sembra aver colmato.