di A.D.

Sono 63 su 100 le aziende e oltre 186mila i lavoratori risultati irregolari ai controlli effettuati dal personale ispettivo del ministero del Lavoro e delle politiche sociali, compresi i militari dei Nuclei carabinieri ispettorato del lavoro e dei Gruppi carabinieri per la tutela del lavoro, dell’Inps e dell’Inail: è il dato emerso dal rapporto illustrato oggi dal ministro del Lavoro, Giuliano Poletti, dal capo dell’Ispettorato nazionale del lavoro, Paolo Pennesi, e da Danilo Papa, direttore centrale della vigilanza dell’Ispettorato nazionale del lavoro. Numeri che dimostrano la necessità di non abbassare la guardia sul tema dei controlli e della sicurezza nei luoghi di lavoro.
In totale, le aziende risultate irregolari ai controlli sono state 120.738 su 191.614 ispezionate, con 186.027 lavoratori irregolari di cui oltre 62mila totalmente in nero. Inoltre, il numero di lavoratori irregolari accertati in occasione delle verifiche ispettive effettuate dal solo personale operante presso le strutture territoriali del ministero del Lavoro, al 31 dicembre 2016, è in deciso aumento rispetto al 2015, segnando un +13,5%, con 88.865 lavoratori irregolari a fronte dei 78.298 dell’anno precedente. I lavoratori trovati in nero rappresentano oltre il 48% di quelli irregolari. I contributi e i premi evasi complessivamente accertati ammontano a più di un miliardo di euro (1.101.105,790).
Gli ispettori hanno erogato più di 43.000 sanzioni, pari al 3,6% rispetto al 2015. Nel solo comparto agricolo, in attuazione della nuova normativa di contrasto al caporalato, sono state effettuate 8.042 ispezioni, riscontrando un tasso di irregolarità superiore al 51%, con 5.512 lavoratori irregolari di cui quasi 4 mila in nero. Sono stati adottati 349 provvedimenti di sospensione dell’attività imprenditoriale.
Oltre al lavoro nero e al caporalato, le ispezioni hanno individuato diversi illeciti nell’ambito delle esternalizzazioni, con un incremento del 39%. Per quanto concerne le cooperative, su un totale di 3.954 aziende ispezionate 2.106 sono risultate irregolari.
Per quanto riguarda l’utilizzo dei voucher, i lavoratori irregolari individuati dalle ispezioni nel 2016 sono stati circa 2.700: come ha spiegato Pennesi, “sono state fatte azioni specifiche su 2.210 aziende, riscontrando 1.638 casi di lavoro nero e 1.039 ipotesi di pagamenti per metà in nero e per metà in voucher”. Nel periodo dall’ 8 ottobre al 31 dicembre, coperto dalle nuove disposizioni normative sulla tracciabilità, è stata riscontrata la violazione dell’obbligo di comunicazione per 284 lavoratori e le sanzioni amministrative comminate hanno raggiunto quota 227.200 euro.
Secondo il ministro Poletti, “la scelta fatta con l’Ispettorato nazionale del lavoro è importante e strutturale, con la possibilità avere una struttura capace di seguire a 360 gradi tutti i temi del lavoro e di fare tutti il lavoro di intelligence necessario”. “Il 2017 – ha continuato – sarà il primo anno di operatività piena dell’Ispettorato e mi auguro, e sono convinto, che i risultati saranno positivi”. Un ‘augurio’ condivisibile, ma per essere ‘convinti’ i numeri delle irregolarità restano troppo alti.