Il Cnel si autoriforma. L’assemblea, con decisione unanime, ha approvato la presentazione alle Camere del disegno di legge per la propria riorganizzazione, dopo aver scongiurato l’abolizione con il referendum del 4 dicembre. Il documento  è stato inviato al premier, Paolo Gentiloni, e di tale trasmissione vengono informati i Presidenti della Camera e del Senato.
Un’iniziativa giudicata “positivamente” dal segretario generale dell’Ugl, Francesco Paolo Capone, che ora auspica in una rapida calendarizzazione della discussione in aula.
Sette i punti essenziali della legge di riforma. In tema di riorganizzazione viene confermato il numero di 64 consiglieri e tutte le attuali rappresentanze. Saranno previsti, inoltre un rappresentante dell’Anci, dell’Upi e della Conferenza delle Regioni. Il Presidente del Cnel è nominato dal Presidente della Repubblica e sarà definita una nuova modalità di nomina, “più veloce e più trasparente”, dei Consiglieri da parte del Consiglio dei ministri, “al fine di garantire i criteri del più ampio pluralismo”.
Per quanto riguarda le competenze e le funzioni del Cnel, oltre alla conferma di tutte le attuali attribuzioni, sono previsti pareri del Consiglio obbligatori, ma non vincolanti, per i maggiori atti di finanza pubblica come il Def, o la nota di aggiornamento oppure Legge di bilancio.
Inoltre, il ddl assegna al Cnel la nuova funzione di certificazione del grado di rappresentatività nazionale delle organizzazioni sindacali nel settore privato.
Infine, secondo quanto prevede il ddl di autoriforma, il Cnel predisporrà, in tema di misurazione del benessere equo e sostenibile (BES), un rapporto congiunto Cnel-Istat con cadenza annuale.