di Antonella Marano

L’auspicio è che si passi presto ai fatti. E’ giusto frenare ogni euforia, anche se la notizia, soprattutto per i 1666 lavoratori del call center Almaviva di Roma, accende una tenue speranza.
Il ministero del Lavoro – in sinergia con l’Anpal (Agenzia nazionale e politiche attive del lavoro), il ministero dello Sviluppo Economico e alla Regione Lazio – metterà in campo circa 8 milioni di euro per cercare di ricollocare tutti i lavoratori. L’intervento è complesso e prevede tre diversi strumenti di incentivazione per una somma da investire su ogni lavoratore fino a 15mila euro: alle società di collocamento e solo in caso di esito positivo andranno fino a 5mila euro di assegno di ricollocazione.
Alle società che formeranno il lavoratore fino a 2mila euro e alle aziende che assumeranno lo stesso lavoratore, rigorosamente con contratto a tempo indeterminato, fino a 8mila euro.
Il percorso è stato presentato oggi in una conferenza stampa dai ministri del Lavoro e dello Sviluppo economico, Giuliano Poletti e Carlo Calenda con il presidente della Regione, Nicola Zingaretti e il presidente dell’Anpal, Maurizio Del Conte.
I lavoratori saranno convocati, prima a gruppi e poi singolarmente, per fare un piano personalizzato che punti alla rioccupabilità. Si useranno per questo piano fondi europei anticipati dall’Anpal.
“Le istituzioni hanno fatto tutto quello che era nelle loro possibilità, l’esito non e’ stato quello che avremmo voluto e abbiamo scelto di utilizzare uno strumento che offriremo ai lavoratori. E’ un atto che le istituzioni fanno nei confronti dei cittadini, sarà una scelta libera per i lavoratori di aderirvi e utilizzarlo nel modo migliore”. Lo ha detto il Ministro del Lavoro, Giuliano Poletti, nel corso di una conferenza stampa con il Ministro dello Sviluppo Economico, Carlo Calenda, e il presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti, in merito alla vicenda dei lavoratori Almaviva di Roma.