Per il segretario generale: “Basta tasse, via voucher e rinnovo contratti”. Sulla questione dei voucher ribadisce: “L’Ugl non ha mai utilizzato i buoni lavoro”
Più crescita e meno tasse; priorità lavoro; sostegno ai referendum della Cgil, in particolare sui voucher, che non sono mai stati utilizzati dall’Ugl; rinnovo dei contratti pubblici: ad affrontare questi temi in una videointervista ad Askanews è stato il segretario generale Paolo Capone.
Sulla manovra correttiva dei conti pubblici chiesta dal governo di Bruxelles, il leader dell’Ugl ha espresso una posizione “molto critica” rispetto alle indiscrezioni che filtrano dal ministero dell’Economia.
“Ancora una volta – ha detto – prevalgono dinamiche restrittive imposte dall’Europa, che scaricano i sacrifici sui cittadini. Ma per rilanciare il sistema Paese sono altri gli interventi da realizzare. Un nuovo appesantimento della tassazione porterà solo una ulteriore riduzione della capacità produttiva”.
Capone ha sottolineato che il tema della crescita è legato a doppio filo con quello dell’occupazione, che nonostante gli annunci “spot elettorali” dei vari governi che si sono succeduti negli ultimi anni non dà segnali di ripresa. “Tutti i giorni – ha dichiarato – rischiamo di essere notai di chiusure di imprese, mobilità e crisi aziendali come per Almaviva e ora Alitalia. Più aumenta la tassazione, meno si garantisce la crescita e meno opportunità di lavoro ci sono”.
Il numero uno dell’Ugl si è detto favorevole ai referendum della Cgil su voucher e appalti. “Ci dispiace che la Consulta – ha aggiunto – non abbia accolto il principe dei referendum sul Jobs act (articolo 18, ndr). Sui voucher faremo la nostra campagna”.
In merito dai dati dell’Inps, secondo cui i maggiori utilizzatori dei voucher sono proprio i sindacati, Capone ha riferito che la sua organizzazione non li ha “mai utilizzati”. Infine, sul pubblico impiego ha sollecitato il Governo a rinnovare subito i contratti, ormai fermi da oltre sette anni.
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