Dopo questa interminabile emergenza sarà davvero difficile ricominciare a vivere e a lavorare: l’economia, già fragile, ha subìto un duro colpo per via degli eventi climatici e sismici che intrecciandosi hanno scatenato l’apocalisse. Interi territori – colti quasi di sorpresa da questa nevicata straordinaria – sono rimasti isolati: Atri, Civitella del Tronto, Castelnuovo, Castellalto, Cellino Attanasio nel teramano. La neve ha causato danni alla rete impedendo la distribuzione di energia elettrica a molte utenze. Ad oggi sono 80mila le utenze senza luce. A Montesilvano, la mia città, invece, resta alta l’allerta esondazione per i due fiumi che attraversano la città: Saline e Pescara”.

Per Gianna De Amicis, segretario regionale dell’Ugl Abruzzo, la situazione è davvero drammatica soprattutto volgendo lo sguardo al dopo emergenza. “Molti agricoltori, allevatori del posto hanno visto svanire in questi giorni anni di duro lavoro – racconta a La Metasociale – Stessa sorte è toccata a molte attività commerciali, soprattutto tra Chieti e Teramo, distrutte dal forte vento e dal peso della neve.  A Città Sant’Angelo è collassata la copertura della tribuna dello stadio comunale ‘Leonardo Petruzzi’ , a Penne (Pescara) la struttura del supermercato Lidl si è letteralmente ripiegata su se stessa; per fortuna al momento del crollo non c’era nessuno all’interno della struttura. Insomma la situazione è davvero delicata”.

E’ necessario che il governo si mobiliti subito – precisa De Amicis- più giorni passano maggiori saranno le difficoltà e i disagi che registreremo sul territorio. Grazie a chi in queste ore si sta adoperando per salvare vite umane o sta soccorrendo le persone in difficoltà. Gli aiuti ora sono necessari, doverosi, ma dopo avremo bisogno di azioni concrete di rilancio di un territorio totalmente devastato e precario soprattutto sotto il profilo economico”.

Una situazione d’emergenza che ha messo in ginocchio l’intera regione: il pensiero va alle popolazioni terremotate, prigioniere della neve e di una paura incessante per le continue scosse di terremoto, e ai complicati lavori di soccorso all’interno dell’Hotel Rigopiano a Farindola sul Gran Sasso. Al momento l’unica notizia positiva è il recupero di ben otto persone, tra cui due bambini, salvati proprio in queste ore dai vigili del fuoco. Ma i caschi rossi continuano con il loro lavoro di ricerche, mancano all’appello ancora dieci persone tra turisti e dipendenti della struttura.