Il viaggio di Alitalia prosegue senza sosta e, al momento, senza alcuna certezza. Ma, la rotta da percorrere è chiara: concretizzare un piano industriale serio e di reale salvataggio per tutti i lavoratori. Siamo ancora nel pieno della turbolenza ma, dal vertice di ieri, presso il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, è scattata una tregua: i sindacati del comparto hanno deciso di differire lo sciopero del 20 gennaio indetto per la mancata erogazione delle prestazioni del Fondo di Solidarietà del settore. La protesta di quattro ore sarà rinviata al 23 febbraio.

Secondo quanto emerso Ugl Trasporto Aereo, Filt Cgil, Fit Cisl, Uiltrasporti “il differimento è avvenuto a fronte degli impegni assunti dall’Inps che – si legge nella nota congiunta – già il prossimo 30 gennaio in occasione della riunione del comitato del Fondo di Solidarietà del Settore, ha garantito che porterà le delibere rimaste in sospeso relative all’integrazione di durata (biennio)”. Inoltre l’Istituto di previdenza sociale, nel corso della riunione “si è impegnata ad accelerare le procedure e le altre delibere rimaste in sospeso. Il Ministero – sostengono – si è anche dichiarato disponibile ad avviare un confronto sin dai prossimi giorni sia sulle criticità aperte che ad approfondire le tematiche che attengono al trasporto aereo nel suo complesso”.

Ieri per Alitalia è stata una giornata fitta di incontri: un altro vertice si è svolto al ministero dello Sviluppo economico tra i ministri Carlo Calenda e Graziano Delrio (Trasporti) con i sindacati.

Durante il vertice si è avuto modo di discutere delle problematiche che affliggono l’intero settore del trasporto aereo italiano e lo stato del fondo di solidarietà per il settore, strumento essenziale nel momento in cui saranno stabiliti numeri e modalità dei tagli nell’ex compagnia di bandiera.

I vertici dell’azienda, dieci giorni fa, sono stati rinviati dai due ministri, i quali hanno chiesto di vedere un piano industriale dettagliato e credibile, e non soltanto le linee presentate dall’ad Cramer Ball.

Una riunione del cda è stata convocata per lunedì 23. Sarà deciso il nome dell’advisor che affiancherà l’ad per offrire maggiore credibilità al piano industriale da presentare alle parti (innanzitutto, le banche) In lizza Bolton Consulting, Deloitte, EY, Roland Berger, alcuni già in passato consulenti della compagnia.

A seguito di questo incontro il ministro Delrio ha spento sul nascere qualunque illazione. “Prima di parlare di esuberi, bisognerà prima vedere il nuovo piano industriale di Alitalia”.

 SCIOPERO RINVIATO AL 23 FEBBRAIO

In tutto questo tempo abbiamo dovuto quotidianamente superare gli scogli di un sistema farraginoso – quale quello del Fondo di solidarietà (ex Fsta) –  voluto dal legislatore, nonostante le proposte del sindacato fossero sempre state formulate per far si che eventuali ritardi addebitabili alle aziende, non finissero per gravare sulle spalle delle lavoratrici e dei lavoratori. Ci riferiamo alla decisione di non far anticipare gli emolumenti da parte delle imprese e soprattutto della evidente criticità causata dai numerosi casi di irregolarità del Durc, che bloccano l’erogazione delle integrazioni (situazione relativa all’Ams – Alitalia Maintenance Systems –  azienda di revisione e riparazione di motori aeronautici).

Questo il contenuto della nota firmata dall’Ugl Trasporto Aereo unitamente agli altri sindacati in merito all’incontro di lunedì, momento in cui l’Inps ha preso l’impegno di completare le istruttorie pendenti avviando i pagamenti del cosiddetto biennio aggiuntivo.

“Nella giornata odierna – si legge nella nota congiunta – registriamo in arrivo i pagamenti di coloro che sono in attesa avendo peraltro terminato il percorso di mobilità”.

In sintesi, preso atto dell’impegno del Governo e delle dichiarazioni dei vertici dell’Istituto di previdenza sociale, i sindacati del comparto rinviano lo sciopero al 23 febbraio prossimo (clicca sul link per leggere la nota unitaria:Ugl Trasporto Aereo)