Ci aggrappiamo ad ogni minima speranza e siamo pronti davvero a tutto pur di tutelare i 2511 lavoratori che rischiano, a pochi giorni dal Natale, di ritrovarsi senza un futuro”.

E’ Antonio Vitti, componente della segreteria nazionale dell’Ugl Telecomunicazioni, che sta seguendo la vicenda Almaviva Contact al fianco dei tanti lavoratori ormai stremati da questa agonizzante attesa. Un responso – quello sul futuro del gruppo – che tardava ad arrivare fino a pochi minuti fa, quando il Governo dopo una intensa riunione ha proposto ai sindacati una mediazione per scongiurare i licenziamenti: il Ministro dello Sviluppo Economico Carlo Calenda e la Vice Ministro Teresa Bellanova hanno presentato alle parti una proposta che prevede la prosecuzione del confronto, con il supporto e la vigilanza del Governo, sulla base del ricorso agli ammortizzatori sociali e della contestuale previsione di uscite a carattere esclusivamente volontario fino al 31 marzo 2017. Nel corso di questo periodo le parti si impegneranno  a  proseguire il confronto per individuare soluzioni in tema di: recupero di efficienza e produttivita’ in grado di allineare le sedi di Roma e Napoli alle altre sedi aziendali; interventi temporanei sul costo del lavoro.

Nel frattempo il Governo proseguirà – scrivono le agenzie –  l’azione di vigilanza e sanzione come rafforzata nella legge di bilancio appena approvata con l’obiettivo di disincentivare la delocalizzazione. La proposta è al momento al vaglio delle parti sociali. Su Almaviva, Ugl, Cgil, Cisl e Uil “ascoltata la proposta avanzata dal ministro Carlo Calenda e dal viceministro Teresa Bellanova danno la loro disponibilita’ ad accettare il percorso illustrato che, per avere efficacia e credibilita’, dovra’ prevedere una costante e fattiva presenza del ministero”. Cosi’ gli stessi sindacati, che “chiedono al ministro di garantire la correttezza del percorso, l’effettivita’ del negoziato e la coerenza dei comportamenti delle parti”. E di “vigilare affinche’ non prosegua il trasferimento di attività”.

Il vertice di ieri e la proposta dei sindacati bocciata da Almaviva

Il secondo giorno di confronto al Mise, infatti, è terminato alle 23 passate di ieri, con l’annuncio – dato via Twitter dalla viceministro Teresa Bellanova – del riavvio del tavolo oggi alle 13 di oggi. Incontro che va avanti ad oltranza. Ma il tempo è quasi scaduto, entro stasera bisogna assolutamente mettere sul tavolo una soluzione. Il confronto si è fatto ancora più teso a causa del rifiuto, da parte dell’azienda, della proposta unitaria avanzata dai sindacati: congelare gli scatti di anzianità per tutto il 2017 sulle sedi di Roma e Napoli con un sistema di salario differito (la perdita sarebbe stata infatti poi inserita nel Tfr). Almaviva ha trovato questa proposta tecnicamente irricevibile, visto che si sarebbe trattato di una sorta di prestito che avrebbe comunque fatto accantonare all’azienda una cifra pari a questo importo. Fonti aziendali fanno sapere che questa proposta e’ stata considerata priva di consistenza, con un effetto sul conto economico prossimo allo zero. La trattativa, quindi, proseguirà senza sosta. La speranza è che si giunga ad una soluzione concreta e positiva per i lavoratori e le loro famiglie da ormai troppo tempo con il fiato sospeso.