Il Cairo precipita nell’incubo del terrorismo: risale a ieri il terribile attentato che ha strappato alla vita 25 persone ed ha portato al ferimento di oltre 49 fedeli. Tra le vittime soprattutto donne e bambini (sei per la precisione), perché l’esplosione è avvenuta durante la celebrazione della Messa e, proprio nella parte della cappella a loro riservata.

La deflagrazione, alimentata da dodici chili di tritolo, è avvenuta in un edificio che fa parte del complesso della cattedrale copta di San Marco nel quartiere Al Abasiya (sede del capo spirituale, papa Teodoro II, centodiciottesimo patriarca di Alessandria). Un duro colpo inferto alla Fede di quel popolo e ad un rifugio di preghiere e di speranze.

Il presidente egiziano Abdel Fatah Al Sisi ha annunciato, aprendo i funerali di Stato delle vittime dell’attacco alla cappella copta si San Pietro e Paolo al Cairo, che l’attentato è stato opera di un giovane kamikaze. Si tratta di Mahmoud Shafik Mohamed Moustafa di 22 anni, ha aggiunto parlando di 4 arresti (tre uomini e una donna).

Lo stato egiziano è determinato a vendicare le vittime innocenti dell’attentato di ieri e a portare in giustizia i responsabili dell’atto, per individuare i quali saranno raddoppiati gli sforzi degli investigatori, ha detto lo stesso Sisi, durante una riunione in mattinata con il primo ministro, Sherif Ismail, quella della difesa e della produzione militare, Sedqi Sobhi, e quello dell’interno, Magdi Abdel Gafar.

Sisi, si dice in un comunicato, ha chiesto ai servizi di sicurezza di impegnarsi al massimo per la vigilanza dei cittadini e per garantire la sicurezza del paese. E’ stato quindi annunciato che il ministero della solidarietà sociale verserà la somma di 100mila lire egiziane (circa seimila euro) alle famiglie delle 23 vittime dell’attentato e 30mila( circa 1600 euro) a quelle dei feriti (Fonte Ansa).

La preghiera di Papa Francesco. Vicinanza a Papa Tawadros II e alla sua comunità è stata espressa da Bergoglio all’Angelus: “Prego per i morti e per i feriti”, ha detto il pontefice. Una preghiera il Papa l’ha rivolta anche per “gli efferati attacchi terroristici che nelle ultime ore hanno colpito vari paesi”, in Turchia, Nigeria e Somalia. Francesco ha aggiunto che si tratta di più episodi, ma di “un’unica violenza che semina morte e distruzione. L’unica risposta – ha ribadito – è quella della fede in Dio e l’unità nei valori umani e civili”.