In occasione del 25 novembre, Giornata Internazionale contro la Violenza sulle Donne, il segretario generale dell’Ugl, Francesco Paolo Capone, propone di ampliare il raggio di azione delle Consigliere di Parità anche alla lotta contro la violenza di genere al di fuori dei luoghi di lavoro.

Francesco Paolo Capone, segretario generale dell'Ugl

Francesco Paolo Capone, segretario generale dell’Ugl

“È mia intenzione proporre all’Organizzazione che rappresento una riflessione sulla valorizzazione e il riconoscimento delle professionalità delle Consigliere di Parità, proponendone di allargarne il raggio di azione anche alla lotta contro la violenza di genere al di fuori dei luoghi di lavoro”. È questo in sintesi la proposta contenuta in una lettera del segretario generale dell’Ugl, Francesco Paolo Capone, inviata alla Consigliera di parità Nazionale e alla rete delle Consigliere territoriali, in occasione della celebrazione della Giornata Internazionale contro la violenza sulle donne.
In questo modo, “portiamo a compimento un percorso iniziato attraverso la campagna del patronato Enas-Ugl ‘Causa del decesso: lasciata sola’, una grande mobilitazione inaugurata il 30 luglio ed il 6 agosto in 100 piazze italiane, per dire ‘No’ al femminicidio, che ha visto il coinvolgimento dei nostri quadri nazionali e territoriali, degli iscritti, degli operatori del nostro patronato”.
Per Capone “c’è un legame imprescindibile tra la lotta contro la violenza sulle donne e la difesa del lavoro femminile: l’attività di tutela sui luoghi di lavoro contro le discriminazioni di genere nell’accesso al lavoro, ad un giusto salario, nell’avanzamento di carriera, per l’età, relativa alla salute e alla sicurezza sul lavoro, per il contrasto al mobbing, allo stalking, al demansionamento, alle molestie sessuali e verbali. Ecco perché, l’Ugl è da sempre impegnata a combattere la violenza di genere”.
“Il nostro impegno continua – conclude Capone – ovviamente anche in occasione del 25 novembre, ma non si ferma qui, perché intendiamo andare oltre e insieme a quante e quanti sono in prima linea contro la violenza sulle donne”.