“Il realtà questo accordo è il rimedio migliore a uno strappo profondissimo. Aspettiamo solo che la Legge di Stabilità confermi gli impegni del Governo”.

Questo il commento di Pasquale Mennella, segretario nazionale dell’UGL Mare, in merito all’accordo raggiunto tra sindacati e Med Center, colosso italo-tedesco che opera nello scalo calabrese.

“Con l’intesa – precisa il sindacalista –  sarà possibile affrontare le problematiche del settore tenendo conto delle sue particolari caratteristiche e costruendo un adeguato percorso di riqualificazione dei lavoratori finalizzato al rilancio della struttura portuale. Tutto questo grazie alla collocazione di 400 portuali di MedCenter all’interno della nuova Agenzia pubblica per il lavoro”. Sugli esuberi del porto di Gioia Taro alla fine è prevalso, quindi, il male minore: licenziati e assorbiti nell’ambito di un programma di riqualificazione professionale, i lavoratori – gruisti, carrellisti e operatori di piazzale – saranno garantiti per tre anni. Il loro futuro è legato alla realizzazione del gateway ferroviario e del nuovo bacino di carenaggio in cui troveranno occupazione (fonte Il Sole24Ore).

Progetti che fanno parte del rilancio del porto già sancito dal Patto per la Calabria, per i quali sono state indicate le coperture. Con 15 milioni di euro il Governo finanzierà il primo anno dell’agenzia, ne stanzierà 45 in tre anni.

L’intesa non porta la firma del Sul (Sindacato unitario lavoratori) e del Coordinamento dei Portuali: ritengono che il numero degli addetti che passerà alla struttura pubblica è sproporzionato rispetto alla media dei movimenti dei container. Qualche settimana fa la protesta contro i licenziamenti aveva bloccato le attività per tre giorni. Nel porto di Gioia Tauro, al primo posto nel Mediterraneo per il transhipment, dal 2008 a oggi, la movimentazione è calata di quasi 1 milione di TEU.

«Il cronoprogramma stabilito per le opere, fissa al 2018 il termine dei lavori – spiega  Mennella– pertanto abbiamo motivo di ritenere che tutto possa procedere come previsto, nella tutela dei portuali destinati all’Agenzia».

L’obiettivo generale è la realizzazione completa di un piano di interventi che rafforzi lo sviluppo dello scalo gioiese.

“L’Ugl – conclude – resterà vigile sulla vicenda fino a quando per i lavoratori non si concretizzeranno strade sicure”.