A pochi giorni dalla Giornata Mondiale dell’Infanzia, Save The Children ha presentato, a Roma, l’Atlante dell’Infanzia (a rischio) in Italia “Bambini, SuperEroi”, pubblicato quest’anno per la prima volta da Treccani e diffuso in libreria da inizio dicembre.

L’Atlante di Save The Children è la fotografia in chiaroscuro dello stato dell’infanzia nel nostro Paese, composta da analisi e dati geolocalizzati in originali mappe, a cura di Giulio Cederna, corredato dalle foto di Riccardo Venturi, con l’obiettivo di informare e sensibilizzare le Istituzioni e l’opinione pubblica su una tematica così complessa come quella dell’infanzia.

L’Atlante  – si legge nella nota diffusa dall’Organizzazione –  analizza gli spazi dei bambini, da quelli urbani in cui vivono e si ritagliano un proprio mondo, a quelli che dovrebbero essere loro dedicati ma che presentano assenze o carenze, dagli asili nido ai reparti di pediatria. Guarda a quelle che sono le barriere che i bambini devono superare quotidianamente per avere accesso ai propri diritti, prima fra tutte la povertà. Ma l’Atlante ci restituisce anche un quadro chiaro della consapevolezza dei bambini e degli adolescenti, unita alla loro grande capacità di resilienza e di grande speranza per un futuro migliore.

Perché, come hanno scritto i ragazzi coinvolti da Save the Children in un laboratorio di partecipazione, “siamo cresciuti con l’idea del Supereroe capace di risolvere da solo i mali del mondo. Poi, da grandi, abbiamo capito che Superman non esiste e che i superpoteri, eventualmente, stanno dentro di noi. Ma solo se li sappiamo riconoscere, coltivare, educare”.

La presentazione dell’Atlante avviene alla vigilia della Giornata internazionale dell’infanzia (20 novembre) – data in cui a New York l’Assemblea Generale delle Nazioni Unite adottò, nel 1989, la Convenzione ONU sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza (Convention on the Rigths of the Child) e intende far soffermare l’attenzione della scuola sull’importanza della tutela del bambino e sulla salvaguardia dei diritti essenziali al benessere dei minori. L’Italia ha dato seguito alla Convenzione sui Diritti dell’Infanzia con la legge del 27 maggio 1991, n. 176, depositata presso le Nazioni Unite il 5 settembre 1991. I bambini sono il futuro, il riscatto e la possibilità di salvezza del pianeta e proprio per questo costituiscono il tesoro dell’umanità. Mai come adesso, in una fase storica di emergenze umanitarie continue e drammatiche come quella attuale, è doveroso richiamare l’attenzione di tutti sulla necessità – obbligo morale di tutelare i più bisognosi, indifesi e forieri di speranza: i bambini.

La ricerca di Save the Children

Nelle nostre case 1 bambino su 20 non possiede giochi per passare il tempo o da usare all’aria aperta, mentre più di 1 su 10 non può permettersi di praticare sport o frequentare corsi extrascolastici. E la situazione non migliora per quanto riguarda quello che è sempre stato considerato come un ascensore sociale: la scuola, l’istruzione. La percentuale di giovani tra i 18 e i 24 anni che si fermano alla licenza media, tocca infatti il 14,7%, mentre 1 alunno di 15 anni su 4 non raggiunge le competenze minime in matematica e 1 su 5 in lettura. 6 bambini e ragazzi su 10 i cui genitori hanno un titolo di studio basso sono a rischio di povertà ed esclusione sociale.
“L’infanzia è un tesoro e va difeso e protetto ad ogni costo: per far questo occorre conoscerlo, comprenderne i problemi e mappare in controluce ciò che si può e si deve fare per rimettere a posto le cose, come raccontano le pagine e le mappe del nostro Atlante”, ha detto Valerio Neri, Direttore Generale di Save the Children. Un tesoro sempre più piccolo in italia: il  2015 ha fatto registrare il record negativo di nati registrati all’anagrafe: 485.780 bambini.

Le conseguenze della povertà

I bambini di 4 famiglie povere su 10 soffrono il freddo d’inverno perché i loro genitori non possono permettersi di riscaldare adeguatamente la casa, rischiando così di contrarre bronchiti o malattie cardiovascolari. Un dato di ben 15 punti superiore alla media europea (39% contro 24,7%). Più di 1 minore su 4 abita in appartamenti umidi, con tracce di muffa alle pareti e soffitti che gocciolano, un dato più elevato della media europea (25,4% contro il 17,6%), mentre l’abitazione di oltre 1 bambino su 10 in famiglie a basso reddito non è sufficientemente luminosa. In Italia più di 1 bambino su 20 (tra 1 e 15 anni) non riceve un pasto proteico al giorno e non possiede giochi a casa o da usare all’aria aperta. Più del 13% dei bambini non ha uno spazio adeguato dove fare i compiti e non può permettersi di fare sport o corsi extrascolastici. Quasi 1 bambino su 10 non può indossare abiti nuovi o partecipare alle gite scolastiche e 1 bambino su 3 non sa cosa voglia dire trascorrere una settimana di vacanza lontano da casa.