Oggi il Comitato Lavoratori per il NO è stato a Milano nella sala Raffaello del Four Points by Sheraton per la dodicesima tappa della mobilitazione nazionale #10milakmperilNO al referendum costituzionale del 4 dicembre.

Ad affiancare la presidente del Comitato di lavoratori, Valentina Iori, c’erano il Segretario generale Ugl, Francesco Paolo Capone, il Segretario confederale Ugl, Ezio Favetta, il Presidente del Patronato Enas, Stefano Cetica, il Segretario Ugl Milano, Fabrizio Rigoldi. Era presente anche  la vice Presidente della commissione Lavoro alla Camera dei Deputati, On. Renata Polverini e il consigliere comunale di Milano (FI) Fabrizio De Pasquale.

Una tappa che ha permesso ai lavoratori per il No di approfondire il motivo del loro dissenso nei confronti di una riforma che tende solo ad indebolire i diritti dei cittadini. Tutto ciò non agevola di certo la crescita del Paese. Durante l’incontro con la stampa il prof. Renato Mannheimer di Eumetra Monterosa ha illustrato i nuovi dati del quarto sondaggio sugli orientamenti di voto al referendum che, vedono sempre in testo il No.

Nello specifico (vedi anche tabelle sottostanti): il 55,6% del campione di intervistati ha dichiarato agli operatori dell’istituto di ricerca milanese (metodologia di ricerca: Cati) che voterà contro la riforma costituzionale a fronte di un 44,4% che si dichiara favorevole alla riforma che va a modificare 47 articoli della Costituzione.

Circa dieci punti percentuali di stacco, un margine che si fa sempre più ampio se paragonato alla percentuale del ‘no’ relativa al 2 novembre, pari al 55,2%.

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Rimane, quindi, ancora molto alto il numero degli indecisi/astenuti che in termini percentuali è al 40,1%.

Situazione rimasta costante, rispetto alla misurazione della scorsa settimana, per quanto riguarda l’età legata alla scelta tra il ‘si’ e il ‘no’. Sono sempre i giovani (68% nella fascia 25-34; 61% 18-24 anni) i più convinti sul NO mentre dall’altra parte le persone che si collocano nella fascia over 55 rimangono più propensi a dare parere favorevole il prossimo 4 dicembre (57% di ‘si’ nella fascia 55-64 e 55% in quella dai 65 in su).

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LA TERZA RILEVAZIONE

Nel giro di due settimane dall’ultima misurazione (vedi seconda relativa al 26/10) il NO era, al 2 novembre 2016, in aumento di circa un punto percentuale. La rilevazione effettuata dall’istituto Eumetra Monterosa infatti ha registrato il NO in testa con il 55,2%.

La misurazione del 2 novembre ha registrato poi un forte aumento degli indecisi. Infatti coloro ancora insicuri se votare per il ‘si’ o per il ‘no’ erano il 42%.

Novità anche sul fronte dell’età degli aventi diritti. I sondaggi precedenti a questo lo avevano già evidenziato che tra i più sicuri sul NO ci sono i giovani (fascia dai 18 ai 24: 76%; fascia 25-34 anni: 67%) mentre coloro che si collocano nella fascia dai 55 in su erano, al 2 novembre, tra quelli propensi verso il ‘si’.

Per quanto riguarda il titolo di studio degli intervistati la misurazione ha rilevato che il 78% dei NO ha una laurea o un titolo post lauream, mentre l’80% tra coloro che erano intenzionati a votare favorevolmente alla modifica della riforma costituzionale non hanno nessun titolo di studio o solo quello elementare.

Sul fronte della collocazione geografica il 62% dei NO è residente nel Mezzogiorno, il 53% nel Nord ovest, il 52% nel Centro mentre nel Nord Est è stata registrata una percentuale più bassa sui ‘no’, il 49%.

LA SECONDA RILEVAZIONE

A pochi giorni dalla presentazione del primo sondaggio presso la Camera dei Deputati dal Comitato Lavoratori per il NO, il secondo sondaggio Eumetra Monterosa ha rilevato che il NO, al 26 ottobre, era in testa sul ‘si’ con il 54,3%.

Gli indecisi su cosa votare al referendum erano il 26,2% mentre il 9,4% degli intervistati non era sicuro se recarsi alle urne.

Di sicuro il 15,2% del campione non avrebbe votato da lì a pochi giorni.

LA PRIMA RILEVAZIONE

I dati presentati il 24 ottobre, in occasione della conferenza stampa a Montecitorio con il prof. Renato Mannheimer, la vice Presidente della commissione Lavoro della Camera, Renata Polverini e il capogruppo di Forza Italia, Renato Brunetta, hanno registrato che al 19 ottobre il 54,5% delle persone intervistate era propensa verso il no. Per la maggior parte giovani e concentrati nel Mezzogiorno d’Italia.

C’era poi un’altra fetta, ossia il 50% del campione, che non sapeva ancora cosa scegliere il 4 dicembre e addirittura si dichiarava non convinta di recarsi alle urne.

OGGI POMERIGGIO APPUNTAMENTO A TORINO, DOMANI A LAMEZIA

Alle 16.00 il Comitato dei Lavoratori per il No sarà a Torino ( presso il Sermig di piazza Borgo Dora 61) per un nuovo confronto. Il percorso lungo i #10milakmperilNo prosegue anche domani: tappa a Lamezia Terme, alle 11 presso, presso la sala convegni del centro studi Michele Amatruda in via Po 58/A.