“Donne e diritti violati: dal femminicidio alle discriminazioni sul lavoro”,  questo il titolo del convegno organizzato dall’Enas Ugl e legato all’iniziativa “Causa del decesso: lasciata sola”, la campagna di sensibilizzazione che gli operatori del patronato, in questi mesi, hanno realizzato ed esteso su tutto il territorio nazionale, (in stretta sinergia con Stefano Cetica, Presidente dell’Enas Ugl) per informare e tutelare i diritti e la dignità delle donne. Un’iniziativa che ha dato la possibilità al patronato di intraprendere percorsi e collaborazioni concrete con le Istituzioni, le associazioni e i centri anti violenza del Paese.foto-4

Questa mattina l’Enas Ugl affronterà proprio il tema del femminicidio e di ogni forma di violenza o discriminazione che può celarsi tra le mura domestiche o sui luoghi di lavoro. Interverranno al dibattito: Bruno Quieti, Segretario Provinciale Ugl, di Daniele Pepe, responsabile Provinciale Enas,  Giuseppe Rizieri Brondi, avvocato del Foro di Massa Carrara,  Patrizia d’Asburgo, giornalista, Francesco Paolo Capone, segretario generale dell’Ugl e l’on. Renata Polverini, Vice Presidente Commissione Lavoro Camera dei Deputati (FI). Le conclusioni spetteranno al Presidente dell’Enas Ugl, Stefano Cetica.

La violenza sulle donne in Italia è ormai un dramma che ha assunto dimensioni allarmanti: le oltre 60 vittime dall’inizio dell’anno, sempre più spesso uccise in presenza di minori, sono solamente la punta dell’iceberg di un fenomeno che affonda le radici nella diseguaglianza dei rapporti fra uomo e donna, esercitata nel nome di un’ideologia patriarcale, allo scopo di perpetuare la subordinazione e sottomissione fisica e psicologica della donna, fino alla morte.
E’ proprio per cercare di dare un fattivo contributo alla soluzione di questa drammatica emergenza che il Patronato Enas UGL scende in campo per offrire assistenza, per ascoltare e, sopratutto per agire in nome dei loro diritti e per la salvaguardia della dignità di ogni essere umano.