Più che contenere la spesa pubblica servirebbe una dose massiccia di politica industriale, ciò che in questi due anni di governo Renzi è maggiormente mancato, nonostante le sollecitazioni  del sindacato”.

E’ diretto il segretario generale dell’Ugl, Francesco Paolo Capone, in merito all’audizione alle commissioni riunite Bilancio di Camera e Senato del vicedirettore generale di Bankitalia, Federico Signorini il quale ha definito “ambizioso” l’obiettivo programmatico del governo sul Pil 2017 (+1%).

Francesco Paolo Capone, Segretario Generale Ugl

Francesco Paolo Capone, Segretario Generale Ugl

“Preoccupa la grande cura che oggi Bankitalia ha suggerito al governo  al fine di raggiungere un risultato allo stato attuale quasi impossibile, perché il contenimento della spesa pubblica fino ad oggi ha inciso pesantemente sugli interessi di quanti vivono solo di reddito da lavoro e da pensione, a causa di tagli lineari sui servizi e in particolare sulla sanità”.

“La stagione delle cure da cavallo – conclude il sindacalista – deve giungere al termine come dimostrano gli indicatori economici che, al di là della propaganda, descrivono un Paese in deflazione, con un grande e irrisolto dramma della disoccupazione e con un fino ad oggi in arrestato declino industriale, soprattutto nel Mezzogiorno”.