di Daniele Milani

Nel nostro paese il sistema dell’informazione comincia a diventare un problema serio. Prendiamo a paradigma l’ultima tragedia dell’immigrazione.

Con grande fatica riusciamo a venire a conoscenza che, a largo delle coste dell’Egitto e precisamente davanti al delta del Nilo si è rovesciato un barcone che trasportava almeno 600 migranti, quasi tutti provenienti dall’Africa: 150 recuperati vivi, 30 morti accertati e oltre 400 dispersi, cioè morti anche loro.

Della tragedia siamo venuti a conoscenza, se ben ricordiamo, durante il TG della sera dove la notizia è stata teletrasmessa circa un quarto d’ora dopo l’inizio del TG medesimo, per intenderci dopo le notizie sulle giornate della moda di Milano. Poi, a seguire, sul fatto è proseguito un cupo silenzio nelle successive trasmissioni di intrattenimento e similari.

In compenso è stato dato, per dire, un ampio risalto alle nozze del boss calabrese di Nicotera celebrate con il solito elicottero svolazzante e trasportante gli sposi nel centro del paese.

La domanda che sorge spontanea, come diceva il compianto Catalano in una fortunata trasmissione di Arbore, molti anni fa, è la seguente: “ la stampa italiana si sta configurando come un’arma di distrazione di massa?”.

Crediamo proprio che la risposta possa essere affermativa. Segni distintivi sono, nel caso qui richiamato, ma anche in altri, le inequivocabili coincidenze.

Il Presidente del Consiglio dei Ministri e delle Ministre, l’ottimo Matteo Renzi,nei giorni scorsi, dopo avere presentato l’ennesima doglianza nelle sedi UE sulla mancata collaborazione degli stati membri riguardo al problema dell’ immigrazione e dopo aver ricevuto la solita razione di inesorabile indisponibilità totale ha utopisticamente affermato che sarà l’Italia a farsi da sola carico di tale epocale problema.

Questa è ovviamente una formidabile sciocchezza. Tuttavia un primo passo è stato fatto abbassando il volume, molto, sulle tragedie che si susseguono in mare e sugli enormi disagi che subiscono i migranti che riescono ad arrivare nel nostro paese e, con tutto il rispetto, sulle difficoltà di coloro che debbono accogliere. Parliamo, in entrambi i casi di uomini e donne in carne ed ossa che, purtroppo per loro, non sono elementi di una campagna pubblicitaria di merendine o di formaggini.

Vedrete che , in breve tempo, con il concorso degli organi della cosiddetta informazione, il problema sarà risolto; o meglio dimenticato.