Nel caso in cui non ci fosse alcun interessamento concreto per lo stabilimento di Alcoa di Portovesme, si legge in una nota di agenzia, l’azienda “potra’ cedere l’impianto ad Invitalia che espletera’ la procedura di smantellamento, previo riconoscimento da parte di Alcoa delle somme necessarie ad adempiere a questa operazione”, ma “in nessun caso, neanche per un periodo transitorio, Invitalia potra’ ammodernare, avviare o gestire imagel’impianto di Portovesme se non per le attivita’ di smantellamento”.
Lo afferma il Mise in una nota nel caso di cessione dell’impianto ad un investitore, verra’ utilizzata Invitalia in funzione di ‘filtro’ (come espressamente richiesto da Alcoa per evitare di mantenere delle responsabilita’ nel caso in cui l’investimento del nuovo soggetto non fosse coronato da successo). Vi sarebbe, in tal caso, un passaggio contrattuale contestuale da Alcoa a Invitalia e da Invitalia al nuovo investitore”.

Sono questi gli impegni assunti dal ministero per evitare lo smantellamento immediato dell’impianto e “a fronte dell’impegno di Alcoa a garantire un congruo periodo di tempo ulteriore per cercare un nuovo acquirente”.
Alcoa si e’ riservata di analizzare la proposta e’ di rispondere nel piu’ breve tempo possibile e un nuovo incontro convocato dal Governo e’ previsto entro la fine del mese.
Nella nota il ministero conferma poi che Glencore non ha risposto alla lettera inviata dal Ministro Calenda all’Amministratore delegato della societa’ sulle condizioni di una eventuale acquisizione dell’impianto e che lo stesso Calenda ha firmato oggi il riconoscimento dello status di area di crisi complessa per il territorio del Sulcis.
“Apprezziamo l’impegno del ministro Calenda a cercare nuovi acquirenti per il sito Alcoa di Portovesme, dichiarando l’area di crisi complessa” ha dichiarato il segretario confederale dell’Ugl, Ermenegildo Rossi, al Mise per il tavolo sul futuro di Alcoa, evidenziando che ”il percorso indicato, con l’impegno del governo, di sospendere la dismissione del sito per 12-18mesi, consentirà di poter individuare nuovi interlocutori interessati.
In tale ottica, il decreto per l’area di crisi complessa darà inoltre un grande supporto e sostegno”.
Presente alla trattativa anche il segretario generale dell’Ugl Metalmeccanici, Antonio Spera, per il quale ”bisogna fare di tutto per evitare lo smantellamento del sito, e il piano illustrato oggi va in questa direzione. Nei prossimi giorni il ministro Calenda definirà con i vertici Alcoa il percorso futuro, ma il punto fermo deve essere assicurare una mission produttiva al sito sardo, evitando di disperdere un importante patrimonio industriale”