“Un’iniziativa, quella concretizzata oggi dall’Enas Ugl, in tutta Italia, che ha permesso ai nostri operatori di offrire un contributo concreto nella lotta contro il femminicidio”.

Queste le parole di Stefano Cetica, Presidente dell’Enas Ugl, impegnato attivamente in questa campagna di sensibilizzazione per la tutela dei diritti delle donne. Insieme a lui, sono scesi in campo anche i sindacalisti dell’Ugl, primo fra tutti, Francesco Paolo Capone, segretario generale dell’Ugl. L’on. Renata Polverini, Vice Presidente alla Commissione lavoro alla Camera dei Deputati di Forza Italia, da sempre attenta alla tematica, ha scelto di sostenere questa mobilitazione. “Una battaglia, quella della violenza sulle donne, da vincere insieme”.

Palerno

Oltre mille i volontari del patronato e del sindacato presenti nei cento gazebo distribuiti dal Nord al Sud d’Italia. Iniziativa che proseguirà sabato 6 agosto.

“Durante la mobilitazione – precisa Cetica – i nostri operatori hanno avuto modo di ascoltare tantissime donne e di rimarcare, ancora una volta, le molteplici problematiche che assillano il mondo femminile, in qualsiasi contesto, a partire proprio da quello lavorativo. Tutelare i loro diritti è per l’Enas Ugl– conclude – una priorità e, una delle forze che ci spinge ad agire concretamente con l’unico fine di dare delle risposte immediate e tangibili ai cittadini. Le nostre sedi sono sempre aperte e pronte ad accogliere ed assistere tutti coloro che hanno necessità di aiuto. In questa prima fase di mobilitazione abbiamo raccolto due importanti testimonianze: una mamma di Nicolosi che, ha vissuto il dramma della perdita di sua figlia. Giordana, così si chiamava, è stata uccisa nel 2015 dal suo ex compagno, aveva poco più che 20 anni. L’altra testimonianza, invece è legata ad una giovane di Torre del Greco che, è riuscita, invece, ad evitare la morte per mano del suo fidanzato. Un filo quasi impercettibile al tatto lega queste due storie: la necessità di raccontare e sensibilizzare l’opinione pubblica affinché ogni donna trovi il coraggio di denunciare. Siamo consapevoli che tutto ciò non basta – continua Cetica – è necessario il sostegno concreto dello Stato. Servono anzitutto risorse per tutelare, ad esempio, i centri anti violenza, un punto fermo, per le donne che vogliono salvarsi. Ricordare chi non ce l’ha fatta, come nel primo caso, purtroppo, è doveroso, ma trovare forza da chi, invece è riuscito a salvarsi è necessario. Oggi più che mai la prevenzione e l’assistenza sono due tasselli fondamentali. Per questo motivo sentiamo la necessità di scendere in campo e vincere questa sfida”.

“Il materiale distribuito in questa prima importante fase di campagna di sensibilizzazione – conclude Cetica – ha destato grande interesse tra i cittadini, le Istituzioni locali e le associazioni anti-violenza presenti in molte regioni le quali lottano per poter continuare a sopravvivere e lavorare per offrire sostegno alle donne in difficoltà”.

A Viareggio hanno fatto ‘visita’ al gazebo, l’on. Renato Brunetta, deputato e capogruppo parlamentare di Forza Italia e la deputata Daniela Santanché.