#Maipiusola. Ora più che mai prende forza l’iniziativa promossa dall’Enas Ugl al fianco delle donne e soprattutto a tutela della loro vita, della loro dignità e dei loro diritti.

Una campagna di sensibilizzazione – che sarà realizzata in cento piazze d’Italia dal 30 luglio al 6 agosto con l’ausilio degli operatori di tutte le sedi Enas presenti sul territorio nazionale – sostenuta con forza dal segretario generale dell’Ugl, Francesco Paolo Capone, e dall’on. Renata Polverini, Vice presidente della Commissione Lavoro della Camera dei Deputati e responsabile dipartimento nazionale politiche del Lavoro e sindacali di Forza Italia.

La mobilitazione sarà inaugurata, venerdì 29 luglio, a Catania con un convegno dal titolo: “Antiviolenza sulle donne: obiettivo comune! Il ruolo del patronato e del sindacato nella campagna di prevenzione”.

“Una battaglia sociale, economica e, sopratutto, culturale da vincere insieme”. Ha precisato Stefano Cetica, Presidente dell’Enas Ugl, durante la presentazione dell’iniziativa (lunedì scorso) nella sala conferenze della Camera dei  Deputati. “La campagna – prosegue –  mira a dare una “spallata a crimini che spesso commentiamo quando ormai è troppo tardi. L’Enas vuole dare il suo importante contributo per contrastare un fenomeno drammatico che bisogna denunciare con forza”.

Un fenomeno che, purtroppo, continua ad essere presente nella quotidianità. E’ proprio di ieri la notizia di un ennesimo ed efferato atto di violenza culminato poi in tragedia, a Novara, nei confronti di una 41enne, uccisa da suo marito. Dall’uomo che, molto probabilmente, credeva di amarla.

Il fatto è accaduto nel centro della città, in via Cavour. I due, lei italiana di 41 anni e lui tunisino di 28, in via di separazione, con i due figli di lei affidati a una comunità e assenti al momento dell’omicidio, hanno cominciato a discutere su una panchina davanti alla loro abitazione, una casa popolare, poi la situazione è degenerata. Urlando, la coppia ha iniziato a salire le scale del palazzo per rincasare, ma all’improvviso, su un rampa, lui, Bilel Ilahi, ha estratto un coltello e ha colpito lei più volte. La donna, Gisella Purpura, seguita dai servizi sociali, alle spalle una vicenda di truffe informatiche per la quale era finita a giudizio in questi giorni, ha avuto la forza di scendere di nuovo in strada, nell’affollato corso pedonale, per chiedere aiuto. Le ferite, però, erano troppo gravi: la donna, crollata davanti alle vetrine di H&M davanti a decine di passanti che hanno tentato invano di soccorrerla, è morta all’arrivo dell’ambulanza. Sul posto anche la polizia, che ha subito arrestato l’uomo. Un delitto annunciato: secondo le prime testimonianze raccolte tra i vicini, i due litigavano spesso, anche in modo talmente violento da rendere necessario l’intervento della polizia.

Durante i giorni dedicati all’iniziativa del patronato contro il femminicidio, gli operatori, presenti con dei gazebo da Nord a Sud Italia, avranno modo di confrontarsi direttamente con le donne e i cittadini distribuendo anche un vademecum con tutte le leggi per rendere questi diritti realmente esigibili “.

Anche  perché, ai danni delle donne, c’è “una realtà di violenza che ha mille sfaccettature e che passa per le sopraffazioni che le donne sono  obbligate a vivere ogni giorno, anche sul posto di lavoro. Troppo spesso – ha raccontato Cetica alla stampa presente in sala –  nei nostri uffici giungono mamme in dolce attesa che sono state licenziate o lavoratrici  alle quali viene negata  la carriera o la corrisposta retribuzione inferiore a quella dei loro colleghi maschi. Troppe volte viene impedita la conciliazione dei tempi di vita e di lavoro o la stessa fruizione della legge 104/92.

Una mobilitazione, accompagnata anche da una campagna sui social con l’hashtag #maipiu’sola, pensata proprio per l’estate perche’, come sottolinea Cetica: “I diritti non vanno in vacanza. Il contatto diretto con la gente è doveroso ed oggi più che mai indispensabile. Siamo convinti che non si possa relegare a mero fatto di cronaca nera il femminicidio né si puo’ delegare solo alle Istituzioni e alle forze dell’ordine un dramma”. L’obiettivo della campagna promossa insieme all’Ugl è quello di ‘bonificare’ il contesto sociale ed anche economico in cui avvengono questi crimini così efferati. Perché la mission è non ‘Lasciare sola nessuna donna’.

Presentazione dell'iniziativa presso la sala stampa della Camera dei Deputati

Presentazione dell’iniziativa presso la sala stampa della Camera dei Deputati