La reazione di Ankara al fallito golpe è inaccettabile. Lo dice un governo che, come tutti i governi dei Paesi occidentali, ha condannato il tentativo di colpo di stato ma la reazione a questo tentativo non può essere una reazione che stravolge le regole dello stato di diritto e del rispetto della legge”.

Questa le parole del ministro degli Esteri, Paolo Gentiloni, a margine della Conferenza ministeriale della coalizione globale anti-Isis a Washington, dove ha rinnovato “l’invito al governo e alle autorità turche a contenere questa reazione nell’ambito del rispetto delle regole e dello stato di diritto”

Intanto ad Ankara è iniziata la riunione del Parlamento turco per discutere e poi votare la mozione per l’introduzione dello stato d’emergenza annunciato, ieri, dal presidente turco Recep Tayyip Erdogan. Lo riferiscono i media locali.

Lo stato d’emergenza potrebbe durare fino a 45 giorni, anzichè 3 mesi, ha spiegato il vicepremier Numan Kurtulmus. Il governo turco, nel primo giorno di stato di emergenza ha annunciato la sospensione della Convenzione europea dei diritti umani, per un periodo tra 20 e 45 giorni. Il vicepresidente Numan Kurtulmus ha ricordato che “così ha fatto anche la Francia”. Ed ha aggiunto: “Voglio garantire che i diritti e le libertà fondamentali e la vita di tutti i giorni non saranno colpiti. I nostri concittadini devono sentirsi tranquilli su questo“. La situazione nel Paese intanto resta tesa. Si è registrata una sparatoria a Kadikoy, grande quartiere sulla sponda asiatica di Istanbul, dove almeno una persona è rimasta uccisa e un’altra ferita. Secondo i media locali, l’attacco sarebbe stato compiuto da due uomini con volto coperto nei pressi di un concessionario di auto, per ragioni ancora sconosciute (fonte rainews).

La tv di Stato turca Trt rende noto che Erdogan ha in programma un incontro con Zuhtu Arslan, presidente della Corte Costituzionale turca. Si tratterà del primo faccia a faccia tra i due (anche se non è stato ancora precisato quando ci sarà questo confronto) dopo il fallito golpe della scorsa settimana e le purghe che da sei giorni colpiscono le istituzioni dello Stato. Il Presidente turco intanto nel pomeriggio vedrà l’ex premier Ahmet Davutoglu e l’ex presidente Abdullah Gul. Proseguono gli arresti: oggi, ad Istanbul, la polizia ha fermato un noto giornalista e avvocato per i diritti umani, Cengiz Orhan Kemal, e la moglie, la reporter Sibel Hurtas.