Lunedì 18 luglio, a partire dalle ore 10, presso la sede dell’Ambasciata della Costa D’Avorio, in Via Guglielmo Saliceto 6, si terrà una giornata di confronto tra sindacati ed associazioni operanti nel settore dell’immigrazione, promossa dall’Ambasciatore della Costa D’Avorio in Italia, Janine Tagliante Saracino, e organizzata insieme al Sei Ugl, Sindacato emigrati immigrati.
Saranno presenti il segretario generale dell’Ugl, Francesco Paolo Capone, il presidente del Sei Ugl, Luciano Lagamba, e il Direttore Generale del Ministero dell’Integrazione Africana e degli Ivoriani nel mondo, Issiaka Konate.
Il programma della giornata prevede una serie di incontri ai quali parteciperanno anche i dirigenti sindacali del Ciscos Ugl e del Coordinamento Donne, Mons. Pier Paolo Felicolo, Direttore Pastorale Migrazioni, Don Mathieu Malik Faye, Coordinatore nazionale delle comunità africane francofone, Cgil, Cisl, Uil e tutte le associazioni che operano nel campo dell’immigrazione (Fondazione Migrantes, Arci, Acli, Idos, Ogm, Amsi,  Earth Day Italia, Ass.For.Seo).
L’iniziativa – spiega Lagamba – è il primo passo di un percorso finalizzato alla promozione dell’inclusione sociale, economica e culturale degli oltre 25mila cittadini ivoriani che vivono in Italia; un percorso che, per gli ivoriani così come per le altre comunità di immigrati presenti in Italia, rappresenta per il Sei Ugl un impegno costante, per favorire una vera ‘cittadinanza’, volta a migliorare le condizioni di vita verso una convivenza pacifica e lungimirante”.
Per il sindacalista “quella promossa dall’ambasciatore Tagliante Saracino è dunque una lodevole iniziativa, che trova forza nella presenza di un rappresentante autorevole del governo ivoriano, Issiaka Konate. Siamo pronti a realizzare sul nostro territorio una rete di tutele e protezione destinate ai diritti sociali, economici e culturali dei cittadini ivoriani in stretta sinergia con l’Ambasciata e il governo ivoriano. La tutela dell’identità, delle origini e della cultura delle comunità di immigrati in Italia – aggiunge – è un impegno sociale doveroso in un momento complesso per le relazioni fra i popoli come quello che stiamo vivendo”.