Meridiana, dopo due lunghi mesi di trattativa c’è l’accordo per rilanciare la compagnia aerea e aprire le porte alla partnership con Qatar Airways.

L’intesa, annuncia una nota del gruppo con sede a Doha, prevede che Qatar Airways acquisti il 49% delle azioni di Meridiana fly ed è subordinato al soddisfacimento di alcune condizioni entro il perfezionamento dell’operazione previsto per inizio ottobre.

“Qatar Airways – ha commentato il Ceo, Akbar Al Baker – continua ad espandere le proprie opportunità di business in  tutto il mondo, aumentando il numero delle opzioni di viaggio per i nostri passeggeri ma anche di migliorare il nostro portafoglio di investimenti. Questo accordo imposta il percorso per proseguire il nostro lavoro per una soluzione decisiva di cui beneficieranno sia il personale che i passeggeri di Meridiana fly”.

Proprio al termine della lunga trattativa Francesco Alfonsi, segretario nazionale dell’Ugl Trasporto Aereo, non aveva nascosto la sua “insoddisfazione per gli esuberi dichiarati dall’azienda e l’incapacità manifestata per la ricerca di maggiori riduzioni numeriche, motivo per il quale non è stato possibile  sottoscrivere una positiva chiusura di confronto”.  

L’operazione, infatti, prevede 396 esuberi. Sicuramente un numero ridotto rispetto ai 955 licenziamenti previsti in un primo momento  ma pur sempre “un sacrificio”.

Il sacrificio in termini di risorse – per il rilancio delle aziende del gruppo –  è il primo motivo di vero dolore, ma grande è la convinzione ribadita nell’accordo, che nell’arco dei  prossimi tre anni, si determino positive condizioni di sviluppo per  consentire l’assorbimento delle eccedenze”.

Nel dettaglio, precisa una nota ministeriale, all’azienda è stato imposto il vincolo del diritto di prelazione per 36 mesi per l’assunzione dei lavoratori in mobilità. In poche parole, se la società vorrà fare nuove assunzioni, chi andrà in mobilità avrà la precedenza. Per queste persone sono previste retribuzioni per un importo mensile pari all’80% dell’ultimo stipendio lordo, per 2 anni. A questi, si aggiungono altri 2 anni sempre all’80% grazie al Fondo Volo.

L’intesa definisce anche il nuovo accordo di lavoro che recepisce la normativa e le prerogative economiche del contratto nazionale di settore.
In sintesi – conclude Alfonsi – è stato sventato il fallimento della trattativa che  avrebbe generato la desertificazione industriale in una regione già  duramente colpita da disastri sociali e fallimenti di interi settori  lavorativi”.