L’Inps è sempre più distante dalle esigenze dei cittadini così come il suo presidente è sempre più lontano dalla realtà. Un aspetto che emerge ancor di più analizzando la relazione annuale presentata oggi da Tito Boeri alla Camera: secondo il presidente infatti “la cancellazione dell’articolo 18 con il superamento della reintegra per i licenziamenti senza giusta causa e giustificato motivo previsto dal Jobs act non ha portato a un aumento dei licenziamenti”. Un primo errore, a cui ne seguono altri ancora più gravi, come la critica mossa nei confronti degli interventi a favore degli esodati, definiti dallo stesso “molto costosi e inadeguati”, e il passaggio relativo alla legge 104, in cui Boeri denuncia “l’alta incidenza di questi permessi nel pubblico impiego”.
Aspetti questi che per Stefano Cetica, Presidente dell’Enas Ugl – oggi alla presentazione del rapporto alla Camera – confermano ulteriormente quanto il presidente dell’Inps sia “sempre più distante dai problemi reali e, soprattutto, dalle vere esigenze dei cittadini”.
Per questo motivo il patronato ricopre un ruolo sempre più importante. Si pensi proprio a quanto emerso alcuni giorni fa da un’inchiesta di Libero e poi confermata dagli stessi dati Enas Ugl, da cui è emerso che sono tanti, troppi, gli assegni previdenziali erogati con somme più basse di quanto dovuto.  Davanti a errori del genere “il Presidente Boeri  – ha precisato Cetica – non sente nemmeno l’esigenza di scusarsi. L’Enas Ugl, invece, ha scelto di essere al fianco dei cittadini e dei pensionati avviando un’iniziativa estesa su tutto il territorio nazionale per offrire assistenza e verificare la correttezza del calcolo della pensione”. Inoltre c’è un problema di comunicazione diretta con il cittadino. L’Istituto, ha spiegato infatti Cetica “è troppo avanti con la reale possibilità dei cittadini di interagire con il sistema informatico ulteriormente potenziato a scapito dei servizi sul territorio e, allo stesso tempo, è troppo indietro rispetto alle esigenze di trasparenza e puntualità nei versamenti”. Dure critiche al rapporto annuale dell’Inps arrivano anche dall’On. Renata Polverini, Vice Presidente della Commissione Lavoro alla Camera dei Deputati di Forza Italia per la quale si tratta di una “relazione deludente, priva di dati sul bilancio dell’Istituto, che conferma una visione liberista della previdenza pubblica ed il tentativo malcelato di attribuire più a se stesso che all’Inps il ruolo di Ministro ombra del lavoro”. “Stupefacente – ha ribadito la deputata – l’esaltazione del jobs act a dispetto di tutti i dati sulla disoccupazione; l’assurda critica alle salvaguardie per la vergognosa vicenda degli esodati; inaudito l’attacco ai dipendenti pubblici sull’utilizzo della legge 104/92; intollerabile la visione di un Inps sempre più orientato all’assistenza e sempre meno coinvolto – sul territorio e con i suoi funzionari di sicura professionalità e competenza – nel rapporto con i cittadini ormai “filtrato” dai sistemi informatici tanto cari al Presidente Boeri”. Silenzio totale, inoltre, sul dramma del caporalato contro il quale, invece, l’Inps dovrebbe agire con forza.  “L’Istituto proprio su questo tema non ha dimostrato l’impegno dovuto sul fronte della sicurezza e della dignità del lavoro”, ha dichiarato il presidente  Cetica. Anche per l’On. Polverini si tratta di una “sostanziale assenza dell’Inps nella lotta al dramma del caporalato che colpisce ormai tutte le regioni italiane”.