di Maria Rosaria Pugliese – Dirigente confederale dell’Ugl e responsabile Fondi Strutturali

 

Nonostante per la Programmazione 2014- 2020 l’Italia abbia rafforzato il PON Governance, i risultati tardano a venire. Bruxelles, infatti, ha sollecitato  il Paese  ad accelerare sulla messa a punto della macchina amministrativa cosi da cominciare ad incassare i rimborsi dalla Commissione Ue per la programmazione  in corso sulle politiche di coesione.

Non poche risorse se si pensa che  il pacchetto complessivo annovera  oltre 42,7 miliardi di fondi europei distribuiti su 75 programmi, tra regionali (Por) e nazionali (Pon). Il monito giunge proprio in queste ore dal Commissario europeo per le Politiche regionali che fa presente come di non minore criticità appaiono le condizionalità ex ante e le designazioni delle autorità di gestione, senza la risoluzioni delle quali l ‘Italia non potrà percepire le risorse dovute.

A tal riguardo, occorre ricordare che sono stati istituiti i Piani di rafforzamento amministrativo (Pra) con lo scopo di rafforzare all’inizio del ciclo di spesa la gestione dei programmi, uno dei punti deboli dell’Italia, di semplificare la gestione dei fondi e  rafforzare l’efficacia degli investimenti europei. La questione si ripete, tenuto conto che su 28 programmi del periodo 2007-2013 almeno 21 hanno subito sospensioni o interruzioni, molte delle quali  ancora in corso come per esempio per i Pon Ricerca, Cultura, Energie rinnovabili e il Por Sicilia. Problemi noti alla Commissione UE che,  per evitare all’Italia di perdere risorse, nei mesi scorsi,  ha attivato una task force per  aiutare Campania, Calabria e Sicilia  al raggiungimento degli obiettivi nella fase finale della precedente Programmazione.  Dunque, note dolenti, ad adiuvandum, le designazioni delle autorità e le condizionalità ex-ante, da soddisfare entro il 31 dicembre 2016,  elementi imprescindibili per il via libera ai rimborsi dove  i problemi maggiori  sono sugli aiuti di stato e sugli appalti pubblici. Per non parlare della qualità della spesa, attualmente  in corso di verifica per la Programmazione 2007 2013,  che vede soprattutto in difficoltà il Por Campania.  Insomma, piove sul bagnato specie per le regioni  del Sud.