Centro commerciale “City 2”, boulevard Jardin Botanique di Bruxelles. Ore 5.30. Scatta un allarme bomba, innescato dalla telefonata alla polizia fatta da un uomo che è stato fermato.
Il giornale Derniere Heure ha successivamente spiegato che si tratta di un giovane di 26 anni – forse uno squilibrato – che ha fabbricato una cintura risultata falsa e imbottita di sale all’esame degli artificieri.
Rientrato l’allarme, è stato ridotto il perimetro di sicurezza che circondava l’area coinvolta.
Secondo quanto riporta Le Soir, il City2 la scorsa settimana aveva rafforzato le misure di sicurezza dopo che alcune notizie di stampa che citavano un rapporto interno della polizia avevano riferito di un’aumentata minaccia terroristica nei confronti dei centri comBruxellesmerciali.
“Al momento la situazione è sotto controllo”, ha detto il premier belga Charles Michel al termine della riunione del Centro nazionale per le crisi, aggiungendo che i servizi di sicurezza rimangono “estremamente vigili”. Il livello di allerta in Belgio rimane al livello 3 su 4.
Resta il fatto che  Bruxelles resta una città semi-blindata e in cui si respira un clima di grande tensione.
Dopo l’orrore degli attentati del 22 marzo scorso a Zaventem e a Maelbeek si sono susseguiti altri momenti di paura: basti pensare al falso allarme scattato due giorni fa alla stazione centrale dei treni e al ritrovamento di una valigia sospetta lo scorso 18 giugno vicino a una sinagoga dell’avenue Brugman.
In seguito ad una retata effettuata il 17 giugno, che ha portato all’arresto di 12 persone – di cui tre incriminate per terrorismo e nove rilasciate – è inoltre emersa la presunta intenzione di effettuare un’azione terroristica nella “fan zone” di Euro 2016, a Rogier, dove il 18 giugno era stato installato un maxischermo per trasmettere la partita Belgio-Irlanda.